Nei giardini di Dio…

…scopriamo i doni dello Spirito.

Percorso per un momento di ritiro 24 febb. 2018

La storia dell’umanità è storia di giardini;
giardini splendidi delle origini, (creazione)
giardini sciupati dal peccato dell’uomo;
giardini dove l’amore del Signore
si fa grande fino alla morte (orto degli ulivi).
Giardini dove si incontra il Signore e si fa festa in eterno.
Oggi vogliamo pregare lo Spirito Santo perché con i suoi doni
ci faccia scoprire, gustare entrare in questi giardini;
vogliamo pensare alla cresima, come al dono
che lo Spirito ci fa per «coltivare e custodire» i giardini di Dio.

Preghiamo
Padre e Creatore,
che hai segnato i nostri cuori
con l’intima unzione dello Spirito santo,
fa’ che quest’Ospite dolcissimo
ogni giorno ci guidi e ci illumini.

Primo momento: entriamo in preghiera  (insieme genitori e ragazzi)

Preghiamo
Padre e Creatore,
che hai segnato i nostri cuori
con l’intima unzione dello Spirito santo,
fa’ che quest’Ospite dolcissimo
ogni giorno ci guidi e ci illumini.

Canto: Del tuo Spirito Signore,  è piena la terra;
Presentazione della Trinità di Rublev

Secondo momento:
i genitori salgono in un aula per la loro riflessione

vedi testo genitori

i ragazzi rimangono in chiesa e lavorano in tre gruppi distinti aiutati dalle catechiste

Insieme ricordiamo i nomi dei 7 doni dello Spirito Santo:
                 Sapienza, scienza, intelletto, fortezza, pietà, consiglio, timor di Dio

Poi ci si divide in gruppo e si comincia il percorso.

Ogni gruppo avrà il suo percorso da fare così che non ci si incroci nello stesso luogo
e lavoreremo con due giardini per pannello.)


Primo pannello


Il giardino della creazione

Sul pannello i ragazzi trovano un immagine della “Creazione” di Chagall e una scritta:

Esisto perché tu possa gustare la vita!
Perché tu possa amare gli amici, la gente, il creato.
Esisto per aiutarti a scoprire quanto sei amato da Dio.
Vivi, non vivacchiare! Vivi, non lasciarti vivere! Vivi con gioia!

Il giardino sciupato

L’immagine è sempre di Chagall: la “creazione svuotata”, la scritta:

Esisto per aiutarti a scoprire le cose,
per aiutarti a salvaguardare il creato, per aiutarti a costruire un mondo più bello.
Approfondisci ogni cosa; solo se ami, conosci e comprendi!

In questi giardini scopriamo, con l’aiuto di ciò che abbiamo trovato,
i nomi dei doni dello Spirito a cui si riferiscono.

Dopo aver scelto i nomi dei doni ai ragazzi viene consegnato un foglio dove troveranno il lavoro fatto finora e una preghiera. Aggiungeranno i nomi dei doni e ci fermiamo qualche minuto in preghiera, cercando, sottolineando, ripetendo la frase che più ci aiuta a mettere nel cuore quello che abbiamo scoperto. Il foglio poi diventa pagina del catechismo.

(ricordati di togliere tutto ciò che hai messo sul pannello per lasciare come hai trovato così che i tuoi amici possano scoprirlo pian piano come hai fatto tu. grazie)

per approfondire


Secondo pannello



La vigna del Signore, giardino amato.

Sul pannello ci sarà un’immagine del vangelo dei vignaioli e un’ altra immagine coperta.

 

Viene raccontata brevemente la  parabola sottolineando la cura di Dio e la differenza della risposta
dove prev

ale la voglia di possedere rendendoci incapaci di “leggere” il dono della creazione e della bellezza di Dio…..)

Getsemani: giardino della prova

Scopriamo dal pannello l’immagine di Gesù nell’orto degli ulivi e, aiutate dai ragazzi, ricordiamo il racconto del vangelo.

(a questo punto si mettono sul pannello le due scritte che riguardano i doni)

La vigna:

Esisto per illuminare il tuo sguardo sulle realtà e renderlo più profondo.
Non fermarti alla superficie, punta al profondo.

Orto:

Esisto per aiutarti ad essere fedele, a

d andare fino in fondo senza lasciarti portare fuori strada.
Ti aiuto a mantenere gli impegni e le promesse.
Coraggio, le cose grandi richiedono fatica, ma tu sii forte, ne vale la pena.

(i doni da trovare sono Intelletto per la vigna e Fortezza per l’orto)

Dopo aver scelto i nomi dei doni ai ragazzi viene consegnato un foglio dove troveranno il lavoro fatto finora e una preghiera. Aggiungeranno i nomi dei doni e ci fermiamo qualche minuto in preghiera, cercando, sottolineando, ripetendo la frase che più ci aiuta a mettere nel cuore quello che abbiamo scoperto. Il foglio poi diventa pagina del catechismo.

(ricordati di togliere tutto ciò che hai messo sul pannello per lasciare come hai trovato così che i tuoi amici possano scoprirlo pian piano come hai fatto tu. grazie)

per approfondire


Terzo pannello


 

I giardini dell’affetto  – Giuseppe d’Arimatea e Giardino: Maria Maddalena.

Sul pannello si troverà un immagine unica: la deposizione dell’Angelico, coperta in centro, e la parte delle donne. Si scopre il centro e si racconta di Giuseppe d’Arimatea.
Sottolineando soprattutto come gli uomini che lavorano intorno a Gesù stanno cercando insieme di fare la cosa giusta al momento giusto con le persone giuste.

38Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. 39Vi andò anche Nicodèmo – quello che in precedenza era andato da lui di notte – e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. 40Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. 41Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. 42Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.

Poi si passa a scoprire l’altro riquadro e a raccontare i gesti di pietà di Maria Maddalena, nei confronti di Gesù.

11Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». 14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. 15Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». 16Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». 17Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». 18Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Si mettono le spiegazioni e si cercano i due doni (consiglio per il primo; pietà per il secondo).

Esisto per orientare le tue scelte.
Parlo con la Parola di Dio, della chiesa, dei genitori, della coscienza.
Prima di decidere rifletti, verifica, non essere precipitoso.

Maria:

Esisto per riempire il tuo cuore di tenerezza verso Dio.
Rimani con Dio e avrai una gioia grande e piena.

Dopo aver scelto i nomi dei doni ai ragazzi viene consegnato un foglio dove troveranno il lavoro fatto finora e una preghiera. Aggiungeranno i nomi dei doni e ci fermiamo qualche minuto in preghiera, cercando, sottolineando, ripetendo la frase che più ci aiuta a mettere nel cuore quello che abbiamo scoperto. Il foglio poi diventa pagina del catechismo.

(ricordati di togliere tutto ciò che hai messo sul pannello per lasciare come hai trovato così che i tuoi amici possano scoprirlo pian piano come hai fatto tu. grazie)

per approfondire


Quarto pannello


Il giardino finale: la Gerusalemme celeste.

(si farà insieme)

Sul pannello trovano solo il nome del dono (Timor di Dio) e un Angelo che indica.
Si proiettano immagini con dei particolari che ci dicono il racconto di Apocalisse 22

1E mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo,
che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.
2In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume,
si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno,
portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni.
3E non vi sarà più maledizione.
Nella città vi sarà il trono di Dio e dell’Agnello:
i suoi servi lo adoreranno;
4vedranno il suo volto e porteranno il suo nome sulla fronte.
5Non vi sarà più notte,
e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei secoli dei secoli.

Poi si metteranno il titolo del giardino: Gerusalemme celeste e le parole di spiegazione:

Esisto per ricordarti che ogni istante della tua vita
è posto sotto lo sguardo di Dio;
lui che ti conosce, ti ama e vuole per te il vero bene.
Preoccupati di piacere a Dio, solo a Lui, e sarai felice.

 

Il timore di Dio

è lo stupore di fronte alla meraviglia che è Dio.
Di fronte alle cose grandi non dico:
“mi piace, la compro”; ma: “che bello!” E ringrazio e contemplo.

Col Dono del timore di Dio lo Spirito Santo
infonde nell’anima cristiana un senso di profondo rispetto
per la legge di Dio e gli imperativi che ne derivano
liberandoci dalle tentazioni del “timore servile”
e arricchendoci, invece di “timore filiale”, intriso di amore.

Seguirà un silenzio più prolungato per raccogliere la preghiera fatta durante il cammino
e scrivere la propria preghiera conclusiva da portare all’altare.

per approfondire


Primo approfondimento: Sapienza e Scienza


primo giardino:
il paradiso donato e il dono della SAPIENZA
(Gen. 2)

Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo,
5. nessun cespuglio campestre era sulla terra,
nessuna erba campestre era spuntata.
Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo
e soffiò nelle sue narici un alito di vita
e l’uomo divenne un essere vivente.
8. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden,
a Oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato.
9. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni
sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare,
tra cui l’albero della vita in mezzo al giardino e
l’albero della conoscenza del bene e del male.
15. Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden,
perché lo coltivasse e lo custodisse. (Gen. 2).

(Maria Maddalena era davanti al sepolcro vuoto…)
si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.
Le disse Gesù: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”.
Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Rabbuni, Maestro…»(Gv 20,14)

Quel giorno, il primo dei sabati, il sabato per eccellenza, essendoci ancora oscurità,
mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei,
venne Gesù, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.

il dono della Sapienza

Da “sapère = dare sapore

Mediante la Sapienza, lo Spirito Santo illumina l’intelligenza,
e le fa conoscere il senso della rivelazione e della vita spirituale

Esisto perchè tu possa gustare la vita!
Perché tu possa amare gli amici, la gente, il creato.
Esisto, per aiutarti a scoprire quanto sei amato da Dio.
Vivi, non vivacchiare! Vivi, non lasciarti vivere! Vivi con gioia!

Preghiamo
Io so, Padre, che sono prezioso ai tuoi occhi
perché ti sono figlio.
Un figlio voluto con amore,
teneramente concepito e pensato da un tempo immemorabile
dato alla luce e chiamato per nome con giubilo festoso.
Un figlio con ogni cura seguito,
anche quando è affidato ad altre mani premurose.
Un figlio cercato,
anche quando per sua iniziativa si è perduto.
Un figlio generosamente consegnato alla libertà
e alla responsabilità che lo rendono uomo e donna. (Martini)

Secondo giardino:
il paradiso sciupato e il bisogno della SCIENZA

4. Il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!
5. Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».
…7. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
8. Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l’uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.  (Gen. 2)

il dono della Scienza

il contrario della scienza è la stupidità!
Quante volte persone molto intelligenti, con immensa cultura,
commet­tono “sciocchezze” incredibili!

La Scienza di Dio ci illumina,.
– ci suggerisce che il mondo è dono di Dio dato a tutti, non ha pochi;
(rispettare il creato; usare bene delle cose è segno di scienza).
– ci fa capire che la persona umana, ciascuno di noi, appartiene solo a Dio, non è di nessun altro, neppure di se stesso.
– ci fa entrare nella vita in punta di piedi
facendoci sapere che la vita umana appartiene solo a Dio.
Così ogni scoperta “scientifica” diventa “sviluppo” della creazione di Dio.

Esisto per aiutarti a scoprire le cose, per aiutarti a salvaguardare il creato,
per aiutarti a costruire un mondo più bello.
Approfondisci ogni cosa; solo se ami, conosci e comprendi!

preghiera
Ai pellegrini anelanti alla terra della promessa
concedi, Signore, l’acqua viva dello Spirito
che disseta e rinnova,
e sulla strada che conduce al Padre
sii tu con noi, nostra sola speranza.

ritorna al secondo pannello


Secondo approfondimento: Intelletto e Fortezza


Terzo giardino:
La vigna del Signore e il dono dell’INTELLETTO

33Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 34Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. 35Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. 36Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. 37Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. 38Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. 39Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. 40Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». 41Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
42E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signoreed è una meraviglia ai nostri occhi?


1. Canterò per il mio diletto il mio cantico d’amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle.
2. Egli l’aveva vangata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato scelte viti;
vi aveva costruito in mezzo una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva,
ma essa fece uva selvatica…
4. Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
7. Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa di Israele; gli abitanti di Giuda
la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi. (Isaia 5)

Intelletto
intus-legere = leggere in profondità

La voglia di “avere”, di “possedere”
rende gli uomini incapaci di “leggere”
il dono della creazione e ogni bellezza di Dio.

Il dono dell’intelligenza è dato dallo Spirito,
– per intuire con particolare acume, la Parola di Dio;
– “per comprendere l’ampiezza, l’altezza e la profondità di Dio
– e conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza,

Esisto per illuminare il tuo sguardo sulle realtà
e renderlo più profondo.
Non fermarti alla superficie, punta al profondo.

Preghiamo
1. Rendici, o Padre, attenti e docili
alla voce interiore dello Spirito
perché ogni nostra parola concordi con la tua verità,
e ogni atto si conformi al tuo divino volere.
2. Padre onnipotente, che hai effuso sui discepoli
lo Spirito di intelletto,
rischiara le menti e corrobora i cuori
con la luce del tuo vangelo;
e noi, nella fiducia e nella pazienza,
proclameremo al mondo il Signore Gesù.

4 giardino:
L’orto degli Ulivi e il dono della FORTEZZA

1. Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò
dove c’era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli.
…E Gesù disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui, mentre io prego”.
E diceva: “Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu”.  (Gv 18 e Mc 14)

Fortezza
Forza d’animo

Col Dono di fortezza lo Spirito Santo sostiene la volontà e la rende pronta, operosa e perseverante nell’affrontare le difficoltà e le sofferenze anche estreme, come avviene soprattutto nel martirio: in quello del sangue, ma anche in quello del cuore e in quello della malattia o della debolezza e infermità.

Nel dialogo di Gesù col Padre si vede realizzato questo grandissimo dono.

Esisto per aiutarti ad essere fedele,
ad andare fino in fondo senza lasciarti portare fuori strada.
Ti aiuto a mantenere gli impegni e le promesse.
Coraggio, le cose grandi richiedono fatica,
ma tu sii forte, ne vale la pena.

Preghiamo
Ricevi, Signore, tutta la mia libertà,
accetta la mia memoria,
la mia intelligenza e tutta la mia volontà.
* Tutto quanto sono, quanto possiedo,
mi fu dato da te;
io vengo a rimettere questo dono
nelle tue mani,
per lasciarlo interamente
a disposizione della tua volontà.
* Dammi solamente l’amore tuo
con la tua grazia,
e sarò abbastanza ricco
e non chiederò più nulla. Amen. (Foucault)

Ritorna al terzo pannello


Terzo approfondimento: Consiglio e Fortezza


5. giardino:
Il giardino di Giuseppe d’Arimatea e il dono del CONSIGLIO

Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino
e nel giardino un sepolcro nuovo.
nel quale nessuno era stato ancora deposto.
42. Là dunque deposero Gesù,
a motivo della Preparazione dei Giudei,
poiché quel sepolcro era vicino. (Gv 19,42)

Consiglio:

dire o fare la cosa giusta, alla persona giusta, nel momento giusto. Come Giuseppe…

Col Dono del Consiglio, lo Spirito Santo dà una soprannaturale abilità di regolarsi nella vita personale riguardo alle azioni ardue da compiere e nelle scelte difficili da fare, come anche nel governo e nella guida degli altri.

Esisto per orientare le tue scelte.
Parlo con la Parola di Dio, della Chiesa,
 dei tuoi genitori, della coscienza
Prima di decidere rifletti, verifica, non essere precipitoso.

Preghiamo:
1. Il prodigio di Pentecoste
ci rinnovi nell’intimo, Padre,
e l’effusione della tua grazia
ci consenta di rivelare al mondo la carità del vangelo.
2. Tu che, esaltato alla destra del Padre,
alitasti lo Spirito perché la Chiesa vivesse,
ravviva nei cuori il fuoco della carità;
con questo ardore la tua Sposa amata
annunzi e testimoni il tuo vangelo,
o Signore della gloria.

6 giardino:
Il giardino di Maria Maddalena e il dono della PIETÀ

Maria si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi;
ma non sapeva che era Gesù.
Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?».
Essa, pensando che fosse il custode del giardino,
gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu,
dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».
16. Gesù le disse: «Maria!».
Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico:
«Rabbunì!», che significa: Maestro! (Gv 20)

Pietà:
pietas= l’insieme degli atteggiamenti adatti a Dio
e, per allargamento ai «padri» e agli anziani

L’affetto di Maria nei riguardi di Gesù la porta al sepolcro
le consente di incontrarsi con Gesù Risorto.
Mediante il Dono di pietà, lo Spirito Santo
orienta il cuore dell’uomo verso Dio con sentimenti, affetti, pensieri, preghiere,
che esprimono la figliolanza verso il Padre rivelato da Cristo.

Esisto per riempire il tuo cuore di tenerezza verso Dio.
Rimani con Dio e avrai una gioia grande e piena.

Preghiamo
In Cristo abbiamo tutto. – Ognuno si avvicini a lui.
Siamo tutti del Signore – e Cristo è tutto per noi:
se desideri risanare le tue ferite, – egli è medico;
se sei angustiato dall’arsura – egli è fonte;
se ti trovi oppresso dalla colpa, – egli è giustizia;
se hai bisogno di aiuto, – egli è potenza;
se hai paura della morte, – egli è vita;
se desideri il paradiso, – egli è la via;
se rifuggi le tenebre, – egli è luce;
se sei in cerca di cibo, – egli è nutrimento. (Sant’Ambrogio)

Ritorna al quarto  pannello


Quarto approfondimento: il timor diDio


7 giardino :
la Gerusalemme celeste e il dono del TIMORE DI DIO

L’angelo mi mostrò poi un fiume d’acqua viva limpida come cristallo,
che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.
In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall’altra del fiume
si trova un albero di vita che dà dodici raccolti
e produce frutti ogni mese;
le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni (Apc 22)

Il timore di Dio
è lo stupore di fronte alla meraviglia che è Dio.

Di fronte alle cose grandi non dico:
“mi piace, la compro”; ma: “che bello!” E ringrazio e contemplo.

Col Dono del timore di Dio lo Spirito Santo
infonde nell’anima cristiana un senso di profondo rispetto
per la legge di Dio e gli imperativi che ne derivano
liberandoci dalle tentazioni del “timore servile”
e arricchendoci, invece di “timore filiale”, intriso di amore.

Esisto per ricordarti che ogni istante della tua vita
è posto sotto lo sguardo di Dio;
lui che ti conosce, ti ama e vuole per te il bene vero.
Preoccupati di piacere a Dio, solo a Lui e sarai felice

Preghiamo
Oh, che gioia, quando mi dissero:
“Andiamo alla casa di Dio!”
e i miei passi ora si fermano
alle tue porte, città di pace.

 

 

Permalink link a questo articolo: https://www.quintoevalle.it/senza-categoria/nei-giardini-di-dio/