Educare: cosa difficile, cosa “divina”.
Obiettivo; tappe e strumenti
Obbiettivo:
1. Un difetto dell’educazione di oggi è l’assenza di cura per l’obiettivo educativo:
lo si dà sempre per scontato; è sottinteso quando si esprime si usa il plurale “obiettivi” e in realtà si tratta di qualche “passaggio” educativo.
2. L’obiettivo invece è fondamentale
– qualifica tutto il progetto
– deve essere “alto”.
– Deve essere non solo “condiviso” da chi propone il cammino ma
“incarnato” e diventare il motivo “trascinante” di ogni gesto che poi si compie
3. Qual è l’obiettivo dell’oratorio?
– Consegnare ai ragazzi la vita di Dio
– consegnare i ragazzi gli strumenti per gustare e realizzare pienamente la vita di Dio.
4. Insomma l’ “educatore” di questo progetto non può essere che il Signore e tutti gli altri collaboratori umili e “timorati”. Non siamo educatori, ma “accompagnatori educativi”.
5. Come educa il Signore.
Dal libro del Deuteronomio
Porzione del Signore è il suo popolo,
Giacobbe sua parte di eredità.
10Egli lo trovò in una terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come la pupilla del suo occhio.
11Come un’aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali.
12Il Signore, lui solo lo ha guidato,
non c’era con lui alcun dio straniero.
6. Tappe e strumenti
– i quattro pilastri (preghiera, Parola di Dio, Eucarestia, Carità)
– strumenti tipici dell’oratorio estivo
7. Tutto questo è impossibile? (no)
Automatico? Neppure
Occorre…