Sintesi della relazione del Sinodo 2014

A cura del decanato di Rozzano

Il lungo processo su questa riflessione riguardante le famiglie

Nota personale: i tempi un po’ stretti, forse anche per qualche trascuratezza “dall’alto”, non consentono di portare direttamente le nostre risposte al Sinodo, ma credo che la porzione di Chiesa che è il nostro decanato, possa trarre comunque vantaggio da una riflessione delle proprie famiglie su temi così importanti; tutto il resto è ricchezza in più.

Noi sacerdoti, convinti di come anche la vostra vita (ohimè come la nostra del resto) è abbastanza intensa e piena, abbiamo pensato di offrirvi una sintesi che aiuti, ben contenti se alcuni di voi preferiscono invece la completezza dei testi e delle domande.

 Siamo invitati  a incontrarci

Domenica 19 aprile ore 15.30 all’Oratorio di S. Ambrogio (Rozzano)

            I Bambini saranno “custoditi” e “divertiti” da alcuni animatori.

            Alle 18.00 possibilità di partecipare alla messa.

 

Sinodo dei Vescovi – “Lineamenta”
per la XIV Assemblea Generale Ordinaria
(sintesi)

per il testo completo vedi qui

 

Interessante lo schema

I Parte: l’ascolto:

Il contesto socio-culturale

La rilevanza della vita affettiva

La sfida per la pastorale

II Parte: il Vangelo della famiglia

Lo sguardo su Gesù e la pedagogia divina nella storia della salvezza

La famiglia nel disegno salvifico di Dio

La famiglia nei documenti della Chiesa

L’indissolubilità del matrimonio e la gioia del vivere insieme

Verità e bellezza della famiglia e misericordia verso le famiglie ferite e fragili

III Parte: prospettive pastorali

Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari contesti

Guidare i nubendi nel cammino di preparazione al matrimonio

Accompagnare i primi anni della vita matrimoniale

Cura pastorale di coloro che vivono nel matrimonio civile o in convivenze

Curare le famiglie ferite (separati, divorziati non risposati, divorziati risposati,

famiglie monoparentali)

L’attenzione pastorale verso le persone con orientamento omosessuale

La trasmissione della vita e la sfida della denatalità

La sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione

Conclusione

 

 

Prefazione: il lungo processo su questa riflessione delle famiglie

(quanto detto come introduzione)

Introduzione (1-4)

Partiamo con un po’ di “poesia”.

Piazza San Pietro Sabato 4 Ottobre 2014 in preparazione al Sinodo sulla famiglia Papa Francesco ha evocato in maniera semplice e concreta la centralità dell’esperienza familiare nella vita di tutti, esprimendosi così: «Scende ormai la sera sulla nostra assemblea. È l’ora in cui si fa volentieri ritorno a casa per ritrovarsi alla stessa mensa, nello spessore degli affetti, del bene compiuto e ricevuto, degli incontri che scaldano il cuore e lo fanno crescere, vino buono che anticipa nei giorni dell’uomo la festa senza tramonto. È anche l’ora più pesante per chi si ritrova a tu per tu con la propria solitudine, nel crepuscolo amaro di sogni e di progetti infranti: quante persone trascinano le giornate nel vicolo cieco della rassegnazione, dell’abbandono, se non del rancore; in quante case è venuto meno il vino della gioia e, quindi, il sapore – la sapienza stessa – della vita… Degli uni e degli altri questa sera ci facciamo voce con la nostra preghiera, una preghiera per tutti».

I Parte: l’ascolto: (5-12)

Il contesto socio-culturale (della famiglia oggi)

aspetti positivi :

” la più grande libertà di espressione e il migliore riconoscimento dei diritti della donna e dei bambini, almeno in alcune regioni”.

Aspetti negativi:

– ” il crescente pericolo rappresentato da un individualismo esasperato che snatura i legami familiari e finisce per considerare ogni componente della famiglia come un’isola, facendo prevalere, in certi casi, l’idea di un soggetto che si costruisce secondo i propri desideri assunti come un assoluto. A ciò si aggiunge anche

– la crisi della fede che ha toccato tanti cattolici e che spesso è all’origine delle crisi del matrimonio e della famiglia.

– Una delle più grandi povertà della cultura attuale è la solitudine

sfide particolari:

– pratica della poligamia; matrimonio per tappe(in certe regioni); convivenza; legislazione civile che compromette il matrimonio e la famiglia.

– molti bambini che nascono fuori dal matrimonio, e che poi crescono con uno solo dei genitori o in un contesto familiare allargato o ricostituito; bambini oggetto di contesa tra i genitori

– padri spesso assenti;

– dignità della donna che ancora bisogno di essere difesa e promossa

 

La rilevanza della vita affettiva

– si riscontra in molte parti del mondo, nei singoli un maggiore bisogno di prendersi cura della propria persona, di conoscersi interiormente, di vivere meglio in sintonia con le proprie emozioni e i propri sentimenti,

La sfida per la Chiesa è di aiutare le coppie nella maturazione della dimensione emozionale e nello sviluppo affettivo

– tendenze culturali che sembrano imporre una affettività senza limiti di cui si vogliono esplorare tutti i versanti, anche quelli più complessi; questione della fragilità affettiva narcisistica, instabile e mutevole che non aiuta sempre i soggetti a raggiungere una maggiore maturità: preoccupa una certa diffusione della pornografia e della commercializzazione del corpo. (cfr apporto di Internet)

 

La sfida per la pastorale

In questo contesto la Chiesa avverte la necessità di dire una parola di verità e di speranza.

 

II Parte: il Vangelo della famiglia (12-28)

Lo sguardo su Gesù e la pedagogia divina nella storia della salvezza

Al fine di «verificare il nostro passo sul terreno delle sfide contemporanee,

– la condizione decisiva è mantenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo, sostare nella contemplazione e nell’adorazione del suo volto

– occorre comprendere la novità del sacramento nuziale cristiano in continuità con il matrimonio naturale delle origini: l’unione indissolubile tra l’uomo e la donna; l’indissolubilità che non è da intendere come “giogo” come un “dono”.

– nello stesso tempo ha messo in pratica la dottrina insegnata manifestando così il vero significato della misericordia.

 

La famiglia nel disegno salvifico di Dio (15-16)

tre tappe nella storia della famiglia: il pensiero delle origini; il peccato; la redenzione.

 

La famiglia nei documenti della Chiesa (17-20)

I papi degli ultimi decenni hanno profuso tanta dottrina al riguardo (al numero 17 un buon elenco)

anche l’Humanae Vitae, è citata in questo contesto, in quanto ha messo in luce l’intimo legame tra amore coniugale e generazione della vita.

 

L’indissolubilità del matrimonio e la gioia del vivere insieme (21-22)

– Dio consacra l’amore degli sposi e ne conferma l’indissolubilità, offrendo loro l’aiuto per vivere la fedeltà, l’integrazione reciproca e l’apertura alla vita.

– Essendo la creazione pensata in Cristo, anche il matrimonio naturale è apprezzabile: La presenza dei semina Verbi nelle culture (cf. Ad Gentes, 11) potrebbe essere applicata, per alcuni versi, anche alla realtà matrimoniale e familiare di tante culture e di persone non cristiane.

 

Verità e bellezza della famiglia e misericordia verso le famiglie ferite e fragili 23-28)

-La Chiesa è anche consapevole della fragilità di molti suoi figli che faticano nel cammino della fede. «Pertanto, senza sminuire il valore dell’ideale evangelico, bisogna accompagnare con misericordia e pazienza le possibili tappe di crescita delle persone che si vanno costruendo giorno per giorno.[…] Un piccolo passo, in mezzo a grandi limiti umani, può essere più gradito a Dio della vita esteriormente corretta di chi trascorre i suoi giorni senza fronteggiare importanti difficoltà:

            – Verso le persone che hanno contratto matrimonio civile, che sono divorziati e risposati, o che semplicemente convivono, compete alla Chiesa rivelare loro la divina pedagogia della grazia nelle loro vite e aiutarle a raggiungere la pienezza del piano di Dio in loro.

– La Chiesa guarda con apprensione alla sfiducia di tanti giovani verso l’impegno coniugale, soffre per la precipitazione con cui tanti fedeli decidono di porre fine al vincolo assunto.

Una dimensione nuova della pastorale familiare odierna consiste nel prestare attenzione alla realtà dei matrimoni civili tra uomo e donna, ai matrimoni tradizionali e, fatte le debite differenze, anche alle convivenze.

Quando l’unione raggiunge una notevole stabilità attraverso un vincolo pubblico, è connotata da affetto profondo, da responsabilità nei confronti della prole, da capacità di superare le prove, può essere vista come un’occasione da accompagnare nello sviluppo verso il sacramento del matrimonio

– deve accompagnare con attenzione e premura i suoi figli più fragili, segnati dall’amore ferito e smarrito, ridonando fiducia e speranza,

 

III Parte: prospettive pastorali (29-62)

 

abbastanza discorsivo, con molti spunti: ne elenchiamo qualcuno

Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari contesti (29-38)

– L’annunzio del Vangelo della famiglia costituisce un’urgenza per la nuova evangelizzazione.

– Le famiglie cattoliche in forza della grazia del sacramento nuziale sono chiamate ad essere esse stesse soggetti attivi della pastorale familiare. (Decisivo sarà porre in risalto il primato della grazia, e quindi le possibilità che lo Spirito dona nel sacramento).

– è necessario non fermarsi ad un annuncio meramente teorico e sganciato dai problemi reali delle persone.

. La conversione è anche quella del linguaggio.(33)

– La Parola di Dio è fonte di vita e spiritualità per la famiglia. Tutta la pastorale familiare dovrà lasciarsi modellare interiormente e formare i membri della Chiesa domestica mediante la lettura orante e ecclesiale della Sacra Scrittura.

– un approccio più positivo alle ricchezze delle diverse esperienze religiose, senza tacere sulle difficoltà.

– una evangelizzazione che denunzi con franchezza i condizionamenti culturali, sociali, politici ed economici.

 

Guidare i nubendi nel cammino di preparazione al matrimonio (39)

La complessa realtà sociale e le sfide che la famiglia oggi è chiamata ad affrontare richiedono un impegno maggiore di tutta la comunità cristiana per la preparazione dei nubendi al matrimonio.

È necessario ricordare l’importanza delle virtù.

 

Accompagnare i primi anni della vita matrimoniale (40)

I primi anni di matrimonio sono un periodo vitale e delicato durante il quale le coppie crescono nella consapevolezza delle sfide e del significato del matrimonio.

– Occorre incoraggiare gli sposi a un atteggiamento fondamentale di accoglienza del grande dono dei figli.

– Va sottolineata l’importanza della spiritualità familiare, della preghiera e della partecipazione all’Eucaristia

 

Cura pastorale di coloro che vivono nel matrimonio civile o in convivenze (41-43)

– dialogo pastorale con tali persone

– cogliere gli elementi positivi presenti nei matrimoni civili e, fatte le debite differenze, nelle convivenze.

– Tutte queste situazioni vanno affrontate in maniera costruttiva

 

Curare le famiglie ferite (44-54)

(separati, divorziati non risposati, divorziati risposati, famiglie monoparentali)

Quando gli sposi sperimentano problemi nelle loro relazioni, devono poter contare sull’aiuto e l’accompagnamento della Chiesa. La pastorale della carità e la misericordia tendono al recupero delle persone e delle relazioni

– l’urgenza di cammini pastorali nuovi

– Ogni famiglia va innanzitutto ascoltata

– La Chiesa dovrà iniziare i suoi membri – sacerdoti, religiosi e laici – a questa “arte dell’accompagnamento”,

– Un particolare discernimento è indispensabile per accompagnare pastoralmente i separati, i divorziati, gli abbandonati. Va accolta e valorizzata soprattutto la sofferenza di coloro che hanno subito ingiustamente la separazione, il divorzio o l’abbandono.

– Occorre rendere più accessibili ed agili, possibilmente del tutto gratuite, le procedure per il riconoscimento dei casi di nullità.

– Le persone divorziate ma non risposate, che spesso sono testimoni della fedeltà matrimoniale, vanno incoraggiate a trovare nell’Eucaristia il cibo che le sostenga nel loro stato

– Divorziati risposati esigono un attento discernimento e un accompagnamento di grande rispetto, evitando ogni linguaggio e atteggiamento che li faccia sentire discriminati

– Si è riflettuto sulla possibilità che i divorziati e risposati accedano ai sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia.

– L’eventuale accesso ai sacramenti dovrebbe essere preceduto da un cammino penitenziale sotto la responsabilità del Vescovo diocesano

– Alcuni Padri hanno sostenuto che le persone divorziate e risposate o conviventi possono ricorrere fruttuosamente alla comunione spirituale. Altri Padri si sono domandati perché allora non possano accedere a quella sacramentale.

– Le problematiche relative ai matrimoni misti: la diversità della disciplina matrimoniale delle Chiese ortodosse pone in alcuni contesti problemi sui quali è necessario riflettere.

 

L’attenzione pastorale verso le persone con orientamento omosessuale (55-56)

«Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie; nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza.

 

La trasmissione della vita e la sfida della denatalità (57-59)

– Non è difficile constatare il diffondersi di una mentalità che riduce la generazione della vita a una variabile della progettazione individuale o di coppia.

– Anche in questo ambito occorre partire dall’ascolto delle persone e dar ragione della bellezza e della verità di una apertura incondizionata alla vita come ciò di cui l’amore umano ha bisogno per essere vissuto in pienezza.

È su questa base che può poggiare un adeguato insegnamento circa i metodi naturali per la procreazione responsabile.

– La scelta dell’adozione e dell’affido esprime una particolare fecondità dell’esperienza coniugale,

– Occorre aiutare a vivere l’affettività, anche nel legame coniugale, come un cammino di maturazione, nella sempre più profonda accoglienza

 

La sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione (60-61)

– Una delle sfide fondamentali di fronte a cui si trovano le famiglie oggi è sicuramente quella educativa.

– La Chiesa svolge un ruolo prezioso di sostegno alle famiglie, partendo dall’iniziazione cristiana, attraverso comunità accoglienti.

 

Conclusione (62)

Le riflessioni proposte, frutto del lavoro sinodale svoltosi in grande libertà e in uno stile di reciproco ascolto, intendono porre questioni e indicare prospettive che dovranno essere maturate e precisate dalla riflessione delle Chiese locali nell’anno che ci separa dall’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi prevista per l’ottobre 2015.

 

Domande

Il contesto socio-culturale (nn. 5-8)

  1. Quali sono le iniziative in atto o in programma rispetto al- le sfide che pongono alla famiglia le contraddizioni culturali (cf. nn. 6-7):

– orientate al risveglio della presenza di Dio nella vita delle famiglie;

– quelle volte a educare e stabilire solide relazioni interpersonali;

– quelle tese a favorire politiche sociali ed economiche utili alla famiglia;

– quelle per alleviare le difficoltà annesse all’attenzione dei bambini, anziani e familiari ammalati;

  1. Quali strumenti di analisi si stanno impiegando, e quali i risultati più rilevanti circa gli aspetti (positivi e non) del cambiamento antropologico culturale?(cf. n.5)

– Tra i risultati si percepisce la possibilità di trovare elementi comuni nel pluralismo culturale?

  1. Oltre all’annuncio e alla denuncia, quali sono le modalità scelte per essere presenti come Chiesa accanto alle famiglie nelle situazioni estreme? (cf. n. 8).
    – Quali le strategie educative per prevenirle?
    – Che cosa si può fare per sostenere e rafforzare le famiglie credenti, fedeli al vincolo?
  2. Come l’azione pastorale della Chiesa reagisce al rigetto da parte di molti del modello di famiglia realizzato nel matrimonio sacramento?

 

La rilevanza della vita affettiva (nn. 9-10)

  1. In che modo, con quali attività sono coinvolte le famiglie cristiane nel testimoniare alle nuove generazioni il progresso nella maturazione affettiva? (cf. nn. 9-10).

La sfida per la pastorale (n. 11)

  1. In quale proporzione, e attraverso quali mezzi, la pastorale familiare ordinaria è rivolta ai lontani? (cf. n. 11).
    Quali le linee operative predisposte per suscitare e valorizzare il “desiderio di famiglia” seminato dal Creatore nel cuore di ogni persona, anche se coinvolta in situazioni non corrispondenti alla visione cristiana? Quale l’effettivo riscontro tra di essi della missione loro rivolta?

 

II Parte: Lo sguardo su Cristo: il Vangelo della famiglia

 

Lo sguardo su Gesù e la pedagogia divina

  1. Come è utilizzato l’insegnamento della Sacra Scrittura nell’azione pastorale verso le famiglie?
  2. Che cosa fare per mostrare la grandezza e bellezza del dono dell’indissolubilità, in modo da suscitare il desiderio di viverla e di costruirla sempre di più? (cf. n. 14)
  3. In che modo si potrebbe aiutare a capire che la relazione con Dio permette di vincere le fragilità che sono inscritte anche nelle relazioni coniugali? (cf. n. 14).
    Come testimoniare che la benedizione di Dio accompagna ogni vero matrimonio? Come manifestare che la grazia del sacramento sostiene gli sposi in tutto il cammino della loro vita?

La famiglia nel disegno salvifico di Dio

  1. Come concepire la famiglia quale “Chiesa domestica” (cf. LG 11), soggetto e oggetto dell’azione evangelizzatrice al servizio del Regno di Dio?
  2. Come promuovere la coscienza dell’impegno missionario della famiglia?

La famiglia nei documenti della Chiesa (nn. 17-20)

  1. Come sviluppare la spiritualità della famiglia, e come aiutare le famiglie ad essere luogo di vita nuova in Cristo? (cf. n. 21)
  2. Come sviluppare e promuovere iniziative di catechesi che facciano conoscere l’insegnamento della Chiesa sulla famiglia

L’indissolubilità del matrimonio

  1. Come proporre la famiglia come luogo per molti aspetti unico per realizzare la gioia degli esseri umani?

(al posto della 19) Come valorizzare il matrimonio civile rispetto alla “semplice convivenza?”

Verità e bellezza della famiglia e misericordia

  1. Come aiutare a capire che nessuno è escluso dalla misericordia di Dio e come esprimere questa verità nell’azione pastorale della Chiesa verso le famiglie ferite?
  2. Come possono i fedeli mostrare, una attitudine di accoglienza e accompagnamento fiducioso verso unioni diverse dal matrimonio, senza rinunciare all’annuncio delle esigenze del Vangelo, al? (cf. n. 24)

Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari contesti (nn. 29-38)

  1. Nella formazione dei presbiteri come viene coltivata la dimensione familiare?
  2. Si è consapevoli che il rapido evolversi della nostra società esige una costante attenzione al linguaggio nella comunicazione pastorale?
    25. Come testimoniare efficacemente la priorità della grazia, in maniera che la vita familiare venga progettata e vissuta quale accoglienza dello Spirito Santo?
  3. La collaborazione al servizio della famiglia con le istituzioni sociali e politiche è vista in tutta la sua importanza?
    Come viene di fatto attuata? Quale ruolo possono svolgere in tal senso le associazioni familiari?
    Come tale collaborazione può essere sostenuta anche dalla denunzia franca dei processi culturali, economici e politici che minano la realtà familiare?

Guidare i nubendi nel cammino di preparazione al matrimonio (nn. 39-40)

  1. Percorsi di preparazione al matrimonio: sono attuati come offerta di un’autentica esperienza ecclesiale? Come rinnovarli e migliorarli?
  2. Come la catechesi di iniziazione cristiana presenta l’apertura alla vocazione e missione della famiglia? Quali passi vengono visti come più urgenti?

Accompagnare i primi anni della vita matrimoniale (n. 40)

  1. Viene valorizzato l’importante contributo di testimonianza e di sostegno che possono dare famiglie, associazioni e movimenti familiari?

Quali le iniziative più significative per l’accompagnamento nei primi anni di matrimonio?

Cura pastorale di coloro che vivono nel matrimonio civile o in convivenze (nn. 41-43)

  1. Come aiuta le persone unite in matrimoni civili in maniera da orientarle verso il sacramento del matrimonio?
    Come aiutare chi vive in nelle convivenze a decidersi per il matrimonio?

Curare le famiglie ferite (separati, divorziati non risposati, divorziati risposati, famiglie monoparentali) (nn. 44-54)

  1. La comunità cristiana è pronta a prendersi cura delle famiglie ferite per far sperimentare loro la misericordia del Padre? Come impegnarsi per rimuovere i fattori sociali ed economici che spesso le determinano?

L’attenzione pastorale verso le persone con tendenza omosessuale (nn. 55-56)

  1. Come la comunità cristiana rivolge la sua attenzione pastorale alle famiglie che hanno al loro interno persone con tendenza omosessuale? Evitando ogni ingiusta discriminazione, in che modo prendersi cura delle persone in tali situazioni alla luce del Vangelo? Come proporre loro le esigenze della volontà di Dio sulla loro situazione?

La trasmissione della vita e la sfida della denatalità (nn. 57-59)

  1. Quali i passi più significativi che sono stati fatti per annunziare e promuovere efficacemente la apertura alla vita e la bellezza e la dignità umana del diventare madre o padre, alla luce ad esempio della Humanae Vitae del Beato Paolo VI?
    Come promuovere il dialogo con le scienze e le tecnologie biomediche in maniera che venga rispettata l’ecologia umana del generare?
  2. Una maternità/paternità generosa necessita di strutture e strumenti. La comunità cristiana vive un’effettiva solidarietà e sussidiarietà?
  3. Come la Chiesa combatte la piaga dell’aborto promuovendo un’efficace cultura della vita?

La sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione (nn. 60-61)

  1. Missione educatrice dei genitori: trovano solidarietà e sostegno nella comunità cristiana?
    Quali percorsi formativi vanno suggeriti? Quali passi compiere perché il compito educativo dei genitori venga riconosciuto anche a livello socio-politico?
  2. Come promuovere nei genitori e nella famiglia cristiana la coscienza del dovere della trasmissione della fede quale dimensione intrinseca alla stessa identità cristiana.

 

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