Hesed. giustizia e misericordia

Celebrazione penitenziale

11 dic. 2015

151211celpenNel nome del Padre...

Invocazione allo Spirito
1. Discendi, Santo Spirito – le nostre menti illumina;
del ciel la grazia accordaci – tu, creator degli uomini.
2. Chiamato sei Paraclito – e dono dell’Altissimo,
sorgente limpidissima – d’amore fiamma vivida.
3. I sette doni mandaci, onnipotente Spirito;
le nostre labbra trepide – in te sapienza attingano.
4. I nostri sensi illumina, fervor nei cuori infondici;
rinvigorisci l’anima – nei nostri corpi deboli.
5. Dal male tu ci libera – serena pace affrettaci,
con te vogliamo vincere – ogni mortal pericolo.
6. Il padre tu rivelaci – e il Figlio unigenito;
per sempre tutti credano – in te, divino Spirito.
7. Al Padre gloria, al Figlio – morto e risorto splendido,
insieme con lo Spirito – per infiniti secoli. Amen.

Silenzio . Il chierichetto porta davanti all’altare il turibolo con l’incenso

Preghiamo:
O Dio, che nella venuta del tuo Figlio
hai risollevato l’uomo dal dominio
del peccato e della morte,
fa’ che per intercessione
della sua Madre immacolata
possiamo giungere a te
rinnovati nel corpo e nello Spirito.
Per Cristo nostro Signore.

ASCOLTO DELLA PAROLA

Lettura dalla lettera di San Paolo agli Efesini
Fratelli, anche tutti noi, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri. 4Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, 5da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Parola di Dio

Salmo 106(107)
    Bonum est confidere in Domino,
    bonum sperare in Domino.
E’ bello confidare e sperare nel Signore!
Ass.:  Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
lett 1: Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
che ha riscattato dalla mano dell’oppressore
3 e ha radunato da terre diverse,

lett 3: 4 Alcuni vagavano nel deserto su strade perdute,
senza trovare una città in cui abitare.
5 Erano affamati e assetati,
veniva meno la loro vita.
Ass.:   Nelle difficoltà gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angosce.
lett 1: 7 Li guidò per una strada sicura,
perché andassero verso una città in cui abitare.
Ass.:  8 Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini,
lett 2: 29 perché ha saziato un animo assetato,
un animo affamato ha ricolmato di bene.

Bonum est

lett 3: 10 Altri abitavano nelle tenebre e nell’ombra di morte,
prigionieri della miseria e dei ferri,
11 perché si erano ribellati alle parole di Dio
e avevano disprezzato il progetto dell’Altissimo.
12 Egli umiliò il loro cuore con le fatiche:
cadevano e nessuno li aiutava.
Ass.: 13 Nelle difficoltà gridarono al Signore,
ed egli li salvò dalle loro angosce.
lett 1: 14 Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte
e spezzò le loro catene.
Ass.:  15 Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini,
lett 2: 16 perché ha infranto le porte di bronzo
e ha spezzato le sbarre di ferro.

Bonum est

lett 3: 17 Altri, stolti per la loro condotta ribelle,
soffrivano per le loro colpe;
18 rifiutavano ogni sorta di cibo
e già toccavano le soglie della morte.
Ass.:  19 Nelle difficoltà gridarono al Signore,
ed egli li salvò dalle loro angosce.
lett 1: 20 Mandò la sua parola, li fece guarire
e li salvò dalla fossa.
Ass.:  21 Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini.
lett 2: 22 Offrano a lui sacrifici di ringraziamento,
narrino le sue opere con canti di gioia.

Bonum est

lett 3: 23 Altri, che scendevano in mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
24 videro le opere del Signore
e le sue meraviglie nel mare profondo.
25 Egli parlò e scatenò un vento burrascoso,
che fece alzare le onde:
26 salivano fino al cielo, scendevano negli abissi;
si sentivano venir meno nel pericolo.
27 Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi:
tutta la loro abilità era svanita.
Ass.:  28 Nelle difficoltà gridarono al Signore,
ed egli li fece uscire dalle loro angosce.
lett 1: 29 La tempesta fu ridotta al silenzio,
tacquero le onde del mare.
30 Al vedere la bonaccia essi gioirono,
ed egli li condusse al porto sospirato.
Ass.:  31 Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini.
lett 2: 32 Lo esaltino nell’assemblea del popolo,
lo lodino nell’adunanza degli anziani.

Bonum est

Alleluia
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. alleluia

Lettura del Vangelo secondo Matteo
1 lett.: 31Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra:
2 lett.: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
3. lett.: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. 2 lett.: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
1. lett.: 41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra:
2 lett.: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
1. lett.: 44Anch’essi allora risponderanno:
3. lett.: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”.
2. lett.:  “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
1. lett.: 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna”. Parola del Signore.

OMELIA – ESAME DI COSCIENZA

Confessio laudis, confessio peccati, confessio fidei

Confessio laudis” e “confessio peccati” utilizzeremo le diverse “stanze”.
Il lungo periodo di preghiera personale

vedi appendice

sarà marcato da qualche stacco musicale e da qualche canto.

Quando verranno  proposte come sottofondo le note di “io vedo la tua luce”
ci portiamo davanti e con questo canto esprimeremo la nostra fede
.

 IO VEDO LA TUA LUCE
Tu sei prima d’ogni cosa, prima d’ogni tempo, – d’ogni mio pensiero: prima della vita.
Una voce udimmo che gridava nel deserto – preparate la venuta del Signore.
Tu sei la Parola eterna della quale vivo – che mi pronunciò soltanto per amore.
E ti abbiamo udito predicare sulle strade – della nostra incomprensione senza fine.
Io ora so chi sei – io sento la tua voce – io vedo la tua luce – io so che tu sei qui.
E sulla tua parola – io credo nell’amore – io vivo nella pace – io so che tornerai.
Tu sei l’apparire dell’immensa tenerezza – di un Amore che nessuno ha visto mai.
Ci fu dato il lieto annuncio della tua venuta – noi abbiamo visto un uomo come noi.
Tu sei verità che non tramonta, – sei la vita che non muore,
sei la via di un mondo nuovo. – E ti abbiamo visto stabilire la tua tenda
tra la nostra indifferenza d’ogni giorno. rit.

Conclusione

Il celebrante torna all’altare

Padre nostro…

(Scambio della pace)

Canto finale

APPENDICE

LE STANZE DELLA LODE, DEL DESIDERIO E RICERCA,
DEL PENTIMENTO, DELL’INCONTRO, DEL RINGRAZIAMENTO

151211lode

Stanza della lode

Guardare le cose con gli occhi di Dio, il creatore: voglia di lodarlo.
Guardare le cose con gli occhi di Gesù: storia di salvezza.
Ci aiutiamo con la quarta preghiera eucaristica.

E’ veramente giusto renderti grazie, è bello cantare la tua gloria…

Noi ti lodiamo, Padre santo, per la tua grandezza:
tu hai fatto ogni cosa con sapienza e amore.
A tua immagine hai formato l’uomo,
alle sue mani operose hai affidato l’universo
perché nell’obbedienza a te, suo creatore,
esercitasse il dominio su tutto il creato.

E quando, per la sua disobbedienza, l’uomo perse la tua amicizia,
tu non l’hai abbandonato in potere della morte,
ma nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro,
perché coloro che ti cercano ti possano trovare.
Molte volte hai offerto agli uomini la tua alleanza,
e per mezzo dei profeti hai insegnato a sperare nella salvezza.

Padre santo, hai tanto amato il mondo da mandare a noi,
nella pienezza dei tempi,il tuo unico Figlio come salvatore.
Egli si è fatto uomo per opera dello Spirito Santo
ed è nato dalla Vergine Maria;
ha condiviso in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana.
Ai poveri annunziò il vangelo di salvezza,
la libertà ai prigionieri,
agli afflitti la gioia.

Per attuare il tuo disegno di redenzione
si consegnò volontariamente alla morte,
e risorgendo distrusse la morte e rinnovò la vita.

E perché non viviamo più per noi stessi
ma per lui che è morto e risorto per noi,
ha mandato, o Padre, lo Spirito Santo,
primo dono ai credenti,
a perfezionare la sua opera nel mondo
e compiere ogni santificazione.

15121 ricercaStanza del desiderio e della ricerca

entrata in preghiera: ricerca di silenzio
Metti da parte le tue occupazioni,
lascia per un attimo i tuoi pensieri tumultuosi.
Allontana in questo momento i gravi affanni e
rimanda le attività che ti affaticano.
Attendi un poco a Dio e riposa in lui.
Entra nella stanza della tua anima,
lascia fuori tutto, tranne Dio e quello che ti aiuta a cercarlo,
e, richiusa la porta, cercalo.
entrata in preghiera. nell’intimo, cerco il tuo volto!
O mio cuore, di’ ora con tutto te stesso, di’ ora a Dio:
Cerco il tuo volto. «Il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 26, 8).

invocazione
Signore Dio mio, insegna al mio cuore dove cercarti, e come trovarti.
Tu certo abiti in una luce inaccessibile.
E dov’è la luce inaccessibile, o come mi accosterò a essa?
Chi mi condurrà, chi mi guiderà a essa sì che in essa io possa vederti?
(S. Anselmo)

Salmo 42-43
2 Come la cerva anela ai corsi d’acqua,- così l’anima mia anela a te, o Dio.
3 L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:- quando verrò e vedrò il volto di Dio?
4 Le lacrime sono il mio pane giorno e notte,
mentre mi dicono sempre: “Dov’è il tuo Dio?”.
5 Questo io ricordo e l’anima mia si strugge:
avanzavo tra la folla,  la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa.
6 Perché ti rattristi, anima mia, – perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,- lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
7 In me si rattrista l’anima mia; perciò di te mi ricordo
dalla terra del Giordano e dell’Ermon,dal monte Misar.
8 Un abisso chiama l’abisso al fragore delle tue cascate;
tutti i tuoi flutti e le tue onde sopra di me sono passati.
9 Di giorno il Signore mi dona il suo amore
e di notte il suo canto è con me, – preghiera al Dio della mia vita.
10 Dirò a Dio: “Mia roccia! Perché mi hai dimenticato?
Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?”.
11 Mi insultano i miei avversari – quando rompono le mie ossa,
mentre mi dicono sempre: “Dov’è il tuo Dio?”.
Perché ti rattristi, anima mia, – perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,- lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
1 Fammi giustizia, o Dio, – difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall’uomo perfido e perverso.
2 Tu sei il Dio della mia difesa: perché mi respingi?
Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?
3 Manda la tua luce e la tua verità: siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna, alla tua dimora.
4 Verrò all’altare di Dio, – a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra, Dio, Dio mio.
6 Perché ti rattristi, anima mia, – perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,- lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

Altri testi
E ti vengo a cercare, anche solo per vederti o parlare, perché ho bisogno della tua presenza, per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare nasce da meccaniche divine,un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te. Dovrei cambiare l’oggetto dei miei desideri non accontentarmi di piccole gioie quotidiane, fare come un eremita che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici. Questo secolo oramai alla fine, saturo di parassiti senza dignità mi spinge solo ad essere migliore, con più volontà. Emanciparmi dall’incubo delle passioni, cercare l’Uno al di sopra del Bene e del Male essere un’immagine divina di questa realtà. E ti vengo a cercare perché sto bene con te , perché ho bisogno della tua presenza
(Battiato)

O Signore Dio mio, mai io ti vidi, non conosco il tuo volto.
Che cosa farà, o Altissimo Signore, questo esule, che è così distante da te, ma che a te appartiene? Che cosa farà il tuo servo tormentato dall’amore per te e gettato lontano dal tuo volto?
Anela a vederti e il tuo volto gli è troppo discosto. Desidera avvicinarti
e la tua abitazione è inaccessibile. Brama trovarti e non conosce la tua dimora.
Si impegna a cercarti e non conosce il tuo volto.
Signore, tu sei il mio Dio, tu sei il mio Signore e io non ti ho mai visto.
Tu mi hai creato e ricreato, mi hai donato tutti i miei beni, e io ancora non ti conosco.
Io sono stato creato per vederti e ancora non ho fatto ciò per cui sono stato creato.
Ma tu, Signore, fino a quando ti dimenticherai di noi, fino a quando distoglierai da noi il tuo sguardo? Quando ci guarderai e ci esaudirai?
Quando illuminerai i nostri occhi e ci mostrerai la tua faccia? Quando ti restituirai a noi?
Guarda, Signore, ascoltaci, illuminaci, móstrati a noi.
Ridónati a noi perché ne abbiamo bene: senza di te stiamo tanto male.
Abbi pietà delle nostre fatiche, dei nostri sforzi verso di te: non valiamo nulla senza te.

Insegnami a cercarti e móstrati quando ti cerco:
non posso cercarti se tu non mi insegni, né trovarti se non ti mostri.
Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri cercandoti,
che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti. (s. Anselmo)

151211incontrostanza del pentimento

Dio è misericordia

Mi ricordo di Lui (= preghiera).
C’è? è adeguata? (sufficiente, preparata, portata avanti con fedeltà, anche quando si fa faticosa); ne faccio un luogo di “consolazione”, gioia, riparo.?
Dio è misericordia: lo cerco e incontro (= sacramenti).
Il Battesimo illumina la mia giornata? Lo sento come il dono che mi fa custode e collaboratore- della creazione?
La messa è il perno del mio cammino?
Celebro la confessione come occasione per accogliere misericordia, per riconoscere quanto ne ho bisogno?

I fratelli e la misericordia

La Chiesa, meditando Matteo 25,31ss. ha raccolto 7 gesti di carità,
che ha chiamato “opere di misericordia corporali”.
Il papa ci invita a riscoprirle durante l’anno santo. Cominciamo a ricordarle:
1.    Dar da mangiare agli affamati. –
2.    Dar da bere agli assetati.
3.    Vestire gli ignudi. – 
4.    Alloggiare i pellegrini.
5.    Visitare gli infermi –
6.    Visitare i carcerati –
7.    Seppellire i morti.
Alla luce di queste parole, Impariamo a legger il nostro cuore
1. Oggi ho sprecato cibo? Ho pensato a chi non ne ha?
2. Oggi, come ho utilizzato l’acqua? Ho pensato che è un bene prezioso?
3. Sono solito pretendere un vestito perché mi piace, oppure so rinunciare a qualcosa per i poveri?
4. Accolgo tutti i miei compagni o “faccio preferenze” e ne escludo alcuni?
5. Vado a trovare qualche persona “sola”?
6. Prego per chi sbaglia o addirittura è in carcere?
7. Conoscono qualche preghiere per gli amici defunti?

Il creato e la misericordia

Qualche frase del Papa
“Meno è di più”. Infatti il costante cumulo di possibilità di consumare distrae il cuore e impedisce di apprezzare ogni cosa e ogni momento. La sobrietà, vissuta con libertà e consapevolezza, è liberante. Non è meno vita, non è bassa intensità.
Se una persona, benché le proprie condizioni economiche le permettano di consumare e spendere di più, abitualmente si copre un po’ invece di accendere il riscaldamento, ciò suppone che abbia acquisito convinzioni e modi di sentire favorevoli alla cura dell’ambiente.
È molto nobile assumere il compito di avere cura del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma ad uno stile di vita. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via. Porto attenzione “religiosa” verso ogni cosa che incontro?
Penso che al creato devono partecipare anche le generazioni future?
Quali gli atteggiamenti più scorretti al riguardo?

Misericordia verso noi stessi

Mi stimo? Vivo con umiltà? So perdonarmi? So vincere i “sensi di colpa” sostituendoli con il pentimento e il perdono del Signore? Curo la mia salute?

Benedictus

68″Benedetto il Signore, Dio d’Israele, – perché ha visitato e redento il suo popolo,
69e ha suscitato per noi un Salvatore potente – nella casa di Davide, suo servo,
70come aveva detto – per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
71salvezza dai nostri nemici, – e dalle mani di quanti ci odiano.
72Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
73del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, 74liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, 75in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
76E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
77per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
78Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
79per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,  e dirigere i nostri passi sulla via della pace”.

151211cincontro

stanza dell’incontro

Queste preghiere sono proposte al penitente come “atto di pentimento prima di ricevere l’Assoluzione.”A questo scopo scegliene una  e usane qualche altra per la tua preghiera

1. Signore Gesù, che volesti esser chiamato amico dei peccatori,
per il mistero della tua morte e risurrezione
liberami dai miei peccati e donami la tua pace,
perché io porti frutti di carità, di giustizia e di verità.

2. Signore Gesù Cristo, Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
riconciliami col Padre nella grazia dello Spirito Santo;
lavami nel tuo sangue da ogni peccato
e fa’ di me un uomo nuovo per la lode della tua gloria.

3. Signore Gesù, Figlio di Dio,
abbi pietà di me peccatore.

4. Pietà di me, o Signore, secondo la tua misericordia;
non guardare ai miei peccati e cancella tutte le mie colpe;
crea in me un cuore puro
e rinnova in me uno spirito di fortezza e di santità.

5. «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una,
non lascia le novantanove nel deserto e va dietro
a quella perduta, finché non la ritrova?
Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento,
va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo:
Rallegratevi con me,
perché ho trovato la mia pecora che era perduta». (Lc 15,4-6)

6. Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre.
Non ricordare i miei peccati:
ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. (Sal 24, 6-7)

7. Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te,infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.

8. Lavami, Signore, da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. (Sal 50, 4-5).

9. Padre, ho peccato contro di te,
non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.
Abbi pietà di me peccatore. (Lc 15, 18; 18,13)

10. Padre santo,
come il figliol prodigo mi rivolgo alla tua misericordia:
«Ho peccato contro di te, non son più degno d’esser chiamato tuo figlio».
Cristo Gesù, Salvatore del mondo,
che hai aperto al buon ladrone le porte del paradiso,
ricordati di me nel tuo regno.
Spirito Santo, sorgente di pace e d’amore,
fa’ che purificato da ogni colpa e riconciliato con il Padre
io cammini sempre come figlio della luce.

11. Signore Gesù,
che sanavi gli infermi e aprivi gli occhi ai ciechi,
tu che assolvesti la donna peccatrice
e confermasti Pietro nel tuo amore,
perdona tutti i miei peccati,
e crea in me un cuore nuovo,
perché io possa vivere in perfetta unione con i fratelli
e annunziare a tutti la salvezza.

151211ringraziamentostanza del ringraziamento

“L’anima mia magnifica il Signore- 47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente – e Santo è il suo nome;
50di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
51Ha spiegato la potenza del suo braccio, –
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
54Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre”.

Permalink link a questo articolo: https://www.quintoevalle.it/catechesi-ragazzi/celebrazioni-penitenziali-ragazzi/hesed-giustizia-e-misericordia/