La grandezza di Dio, in un piccolo bambino

Celebrazione penitenziale 19.12.2014

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Preludio

Ho fatto un sogno: era una fredda serata d’avvento;
con pochi amici, stavo partecipando ad una serata di “Arte e musica”.
Il professor Livetti si accingeva spiegare
una famosa Adorazione dei Magi, quando, d’un tratto,
arriva il grande Maestro, si proprio lui, Leonardo da Vinci.
“Questa immagine ve la voglio spiegare io – esordì –
perché ancor oggi circolano su di me false notizie.
Quando l’ho pensata, ero un po’ arrabbiato, lo confesso,
ma soprattutto preoccupato..
Non ne potevo più di quadri e affreschi,
dove la Natività era diventata pretesto
per fotografare i potenti e le loro corti.
Ma dove era finito il mistero?
Dove il capovolgimento dei valori
portati da quel bambino che è il Figlio di Dio?
E come evitare, io stesso, l’orgogliosa supponenza
di chi pensa di comprendere più degli altri?
admagi 02
Ho pensato:
comincerò col mettere al centro Maria, come facevano le antiche icone.
Non è forse lei, la grande protagonista di questo evento?
“Vergine madre, figlia del tuo figlio”, cantava il divino Dante.
“Il re e signore di tutti si è invaghito della tua grazia,
ha deciso di sollevare il mondo con il tuo sì”, aveva scritto San Bernardo;
e proprio lei, nel Magnificat, aveva cantato:
“ha rovesciato i potenti elettroni ha innalzato gli umili;
ha guardato all’umiltà della sua serva
ed ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”.

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Tra gli umili, mi sono detto, devo mettere anche in Magi:
in fondo con pochi segni, hanno fatto tanta strada;
e nella loro ricerca appassionata,
sono davvero il simbolo di ogni uomo che cerca nell’umiltà,
che non pretende di avere la fede piena,
ma proprio per questo raggiungono la fede vera,
quella che esprimono nei loro doni:
oro, che significa Re;
incenso, che significa Dio;
mirra, che significa uomo mortale.

 

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C’erano poi i potenti, tra loro anche chi aveva commissionato la tavola;;
li ho voluti sconvolti, disordinati,
perché troppo spesso vivono in un ordine falso,
quando invece nel loro cuore c’è confusione,
smarrimento, pensieri nascosti…
Se vogliono scoprire il mistero, devono “cambiare,”
e trovare il coraggio di qualche gesto arrischiato.

 

admagi7
Non ho dimenticato la realtà del mondo;
anche voi, seppur vivete nel «Duemila», lo vedete bene:
è uno sfacelo, con la pazza bestialità della guerra,
la cattiveria umana e ogni altra violenza o stupidità.

Tutto questo però, l’ho lasciato sullo sfondo,
perché il centro della storia è Lui,
quel tenero Bambino in braccio sua madre,
è Lui la forza per cambiare il nostro cuore e il cuore del mondo.

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Non vi sembri superbia la mia presenza sulla sinistra del cartone,
volevo solo testimoniare con molti altri, indegno testimone, certo,
ma portatore di un dono:
la capacità di consegnarvi qual cosa della rivelazione,
in forza della mia arte.

Leggo una domanda sui vostri volti:
“Ma perché non hai completato un’opera così grandiosa?”.
Taluno, ohimè, ha pensato che sia successo per vili questioni di denaro; compensi da me pretesi e che non mi furono concessi…
Confesso, a tratti l’ho pensato anch’io;
col tempo però, ho capito che è il Mistero stesso che rimane incompiuto; manchi ancora tu nel dipinto;
manca il tuo volto, la tua scelta, il tuo Natale…»

 

Rito di intgresso

 

Nel nome del Padre……
Cel.Dio apra il vostro cuore alla conoscenza della sua parola, al dono della sua stessa gioia, alla contemplazione del suo volto e sia sempre con voi
Ass.: E con il tuo Spirito

Si accende la lampada ai piedi dell’altare

Cel. Sia lo Spirito ad introdurci nella preghiera.
Ci doni l’uniltà e l’intelligenza di riconoscere la grandezza di Dio, donataci nel Bambino Gesù.

Canto:     Veni Sancte Spiritus, tui amoris ignem accende.
                  Veni sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus.
(vieni Santo Spirito accendi il fuoco del tuo amore)

   (mentre il solista legge la sequenza in sottofondo la musica di Veni Sancte Spiritus)

Lett. Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni luce dei cuori.
Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Ass.: (in canto)    Veni Sancte Spiritus…
Lett. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen     Veni Sancte Spiritus…
Silenzio – Si porta l’incenso all’altare
Cel.    Preghiamo
Davanti alla tua grandezza, o Dio onnipotente ed eterno,
la nostra voce è umile e supplice:
tu ascoltala misericordioso
per la gloria della venuta nella nostra carne mortale
di Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

ASCOLTO DELLA PAROLA.

Dal libro dell’Esodo (cap. 33)
7Mosè prendeva la tenda e la piantava fuori dell’accampamento, a una certa distanza dall’accampamento, e l’aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell’accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore. 8Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all’ingresso della sua tenda: seguivano con lo sguardo Mosè, finché non fosse entrato nella tenda. 9Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all’ingresso della tenda, e parlava con Mosè. 10Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda, e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda. 11Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il proprio amico. Poi questi tornava nell’accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall’interno della tenda.
12Mosè disse al Signore: “Vedi, tu mi ordini: “Fa’ salire questo popolo”, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: “Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi”. 13Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa nazione è il tuo popolo”.
14Rispose: “Il mio volto camminerà con voi e ti darò riposo”.
5Riprese: “Se il tuo volto non camminerà con noi, non farci salire di qui. 16Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra”.
17Disse il Signore a Mosè: “Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome”.
18Gli disse: “Mostrami la tua gloria!”. 19Rispose: “Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia”.
20Soggiunse: “Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo”. 21Aggiunse il Signore: “Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: 22quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. 23Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere”. Parola di Dio

Salmo 23(24)
 Laudate Dominum, laudate Dominum, omnes gentes, alleluia
1lett.    Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
Ass.    È lui che l’ha fondato sui mari
    e sui fiumi l’ha stabilito. Laudate…

Ass.    Chi potrà salire il monte del Signore?
    Chi potrà stare nel suo luogo santo?
1lett.    Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ass.    Ecco la generazione che lo cerca,
    che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. Laudate…

coro.    Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
1lett.    Chi è questo re della gloria?
Ass.    Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
1lett.    Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria. Laudate…

stacco musicale

Alleluia

1lett.      Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;
Ass.       e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
Alleluia

Dal vangelo secondo Luca
1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
8C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10ma l’angelo disse loro: “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”. 13E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:     14″Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”.. Parola del Signore

Canto:
Gloria, gloria, gloria nell’alto dei cieli
Gloria, gloria, Alleluia, alleluia.

Omelia

I sacerdoti raggiungono i confessionali.
È possibile accostarsi a loro per un colloquio penitenziale o per la confessione,
mentre la comunità prosegue con la preghiera personale e comunitaria

Per la riflessione su Esodo 33
Alla domanda di Mosè che vuole accostare, per quanto è possibile, la realtà di Dio, il testo offre tre risposte giustapposte. come se l’autore non si sentisse autorizzato a semplificare il problema:
– Non è possibile conoscere la gloria stessa di Dio (cioè la sua realtà intima), bensì gli effetti della sua bontà, della sua grazia e della sua tenerezza, che non sono anonimi, ma provengono da Qualcuno che ha dato il suo nome: il Signore (v. 19).
– Dio stesso resta inconoscibile finché l’uomo resta su questa terra (v. 20).
– Si può vedere Dio di spalle, cioè dopo che è passato. costatare gli effetti della sua gloria nella storia e nella creazione. Ma non lo si può vedere di faccia, cioè davanti. significherebbe prevedere la sua azione, fissargli un programma, mentre egli è sovranamente libero (vv. 21-23).

CONFESSIO LAUDIS

1lett.     Appena gli angeli si furono allontanati da loro,
verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro:
“Andiamo dunque fino a Betlemme,
vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere”.
ass.:    Andiamo, vediamo questo avvenimento
il Signore si fa conoscere”.
lett.:     Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe
e il bambino, adagiato nella mangiatoia.
ass.:    Andarono,
e trovarono il bambino, nella mangiatoia.
lett.:     Dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
ass.:    Raccontavano le meraviglie
che il Signore aveva compiuto!
lett.:     Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.
Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose,
meditandole nel suo cuore.
ass.:    Tutti si stupivano;
Maria custodiva la Parola.
lett.:     I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio
per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto.
ass.:    glorificando e lodando Dio!
Canto:    Magnificat

Continua a pregare nel silenzio

Dio, Mosè, la gloria, la luce (es. 34)
28Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane e senza bere acqua. Egli scrisse sulle tavole le parole dell’alleanza, le dieci parole.
29Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. 30Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. 31Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui. Mosè parlò a loro. 32Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
33Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. 34Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando non fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato. 35Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato a parlare con il Signore.

CONFESSIO PECCATI

Lett.: Signore, il tuo amore si fa per noi tenerezza, fedeltà,
compiacimento, rivelazione, grazie Gloria.
Concedici di guardarti nonostante le nostre debolezze,
le nostre infedeltà, le nostre durezze
la nostra incapacità di gustare il bene;
la nostra fatica nel custodire la bellezza e la grazia
che ci ha regalato nella creazione.

Salmo 86
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.
2 Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida.
3 Pietà di me, Signore, a te grido tutto il giorno.
4 Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l’anima mia.

5 Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
6 Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche.
7 Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido, perché tu mi rispondi.

8 Fra gli dèi nessuno è come te, Signore,
e non c’è nulla come le tue opere.
9 Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome.

10 Grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio.
11 Mostrami, Signore, la tua via,
perché nella tua verità io cammini;
tieni unito il mio cuore, perché tema il tuo nome.
12 Ti loderò, Signore, mio Dio, con tutto il cuore
e darò gloria al tuo nome per sempre,
13 perché grande con me è la tua misericordia:
hai liberato la mia vita dal profondo degli inferi.

14 O Dio, gli arroganti contro di me sono insorti
e una banda di prepotenti insidia la mia vita,
non pongono te davanti ai loro occhi.
15 Ma tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso,
lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà,
16 volgiti a me e abbi pietà:
dona al tuo servo la tua forza, salva il figlio della tua serva.

17 Dammi un segno di bontà;
vedano quelli che mi odiano e si vergognino,
perché tu, Signore, mi aiuti e mi consoli.
Silenzio prolungato
Al termine del silenzio
Bonum est confidere in Domino,
bonum sperare in Domino.

CONFESSIO FIDEI

lett.: Signore, ogni volta che incontriamo il tuo amore,
scopriamo le nostre debolezze, e, contemporaneamente,
tu ci concedi di intuire come il nostro peccato,
ha rischiato di distruggere la tua tenerezza e la tua bellezza.
Così, pur consapevoli  del nostro peccato,
vogliamo cantarti la nostra fede e la nostra speranza,
chiedendoti insieme di insegnarci sempre  a vivere  l’amore tra i fratelli.

Antichissime antifone (V°secolo)
che la liturgia propone nelle ferie pre-natalizie

lett.: «O Sapienza, parola dell’Altissimo,
che domini per tutto l’universo
che con forza e dolcezza governi ogni cosa *
Ass.: vieni ad insegnarci la via della prudenza. *

lett.: O Signore Adonai
e guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto
e a lui, sul monte Sinai, hai dato la legge, *
Ass.: vieni a liberarci con braccio potente.

lett.: O Germoglio di Iesse,
tu  ti innalzi come segno tra i popoli, *
davanti a te tacciono i re della terra,
tu sei colui che le nazioni ti invocano:
Ass.: vieni a liberarci, non tardare.

lett.: O Chiave di David,
e scettro della casa di Israele,
che apri e nessuno chiuse,
chiudi e nessuno apre:
Ass.:  vieni e libera vieni, libera l’uomo prigioniero
che giace nelle tenebre e nel l’ombra di morte.

lett.: O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna e sole di giustizia:
Ass.:  vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte.

lett.: O Re delle Genti,
e desiderio dei popoli
pietra angolare, che riunisci tutti in uno:
Ass.: vieni, e salva l’uomo,
che hai plasmato dal fango.

lett.: O Emmanuele, Dio con noi,
nostro re e legislatore,
attesa delle genti, e loro Salvatore:
Ass.: vieni a salvarci,
Signore, nostro Dio. »

Lasciamo del tempo perché la preghiera di ciascuno diventi la preghiera di tutti con delle frasi brevi prese daì testi che ci hanno aiutato a pregare.
(il celebrante torna all’altare)

CONCLUSIONE

Padre Nostro

 

Appendice – esame di coscienza
In un grande momento della storia, Dio manifesta la sua gloria davanti a Mosé e dona a lui, al suo popolo e a tutti noi le dieci. parole. Ci aiutiamo con questo testo a fare l’esame di coscienza

2″Io sono il Signore, tuo Dio…  3Non avrai altri dèi di fronte a me. 4Non ti farai idolo né immagine alcuna…

Posso dire che il centro della mia vita è il Signore?
Le mie scelte nascono dalla Parola di Dio? Prego ogni giorno?

7Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio,

Nel mio linguaggio sono rispettoso nei riguardi di Dio?
Nei miei gesti religiosi si insinua talvolta la “magia”?
So prendere le mie responsabilità, senza attribuire a Dio ogni problema della vita?

8Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. 9Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; 10ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio:.

Santifico la festa con la celebrazione dell’eucarestia? Sento che questo gesto è strumento per costruire la comunità del Signore? Ho spazi di riposo adeguati per consentirmi una vita “degna”? C’è attenzione al creato? Lo contemplo come ha fatto Dio nel settimo giorno
Ho il coraggio di qualche scelta “avveniristica”, profetica, come evitare supermercati e C. nei giorni di festa?

12Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni ..

Stimo e proteggo i miei genitori, anche se anziani e bisognosi’
Mi preoccupo della cura degli anziani? (Per i ragazzi:) obbedisco ai genitori?

13Non ucciderai.

Si arriva ad uccidere quando l’odio, la disperazione, la cattiveria e all’ultimo stadio; ma prima si è fatta molta strada a partire dalle trascuratezze, dalle offese, dalle pretese, dalle chiusure verso le persone diverse ecc.

14Non commetterai adulterio.

Ogni comportamento sessuale nasce dalla sacralità della famiglia che va sempre rispettata; ma anche  questa volta ai comportamenti gravi (adulterio) si arriva tramite trascuratezze, banalità, volgarità, mancanza di dominio di sé, ecc.

15Non ruberai.

Al cuore di questo comandamento sta la stima dell’altro che richiede rispetto delle sue “cose. “Pago le tasse? Mi faccio dare sempre lo scontrino? Studio così da non dover “copiare il compito”; mi comporto onestamente senza arrivismo; eccetera

16Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

Al cuore di questo comandamento sta il culto della verità; si può dire bugie anche tacendo;Ho il culto di una vita autentica, rispettosa della verità?
Distinguo tra spontaneità e verità? Curo la crescita del mio cuore perché sappia sempre distinguere la verità profonda delle cose?

17Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo..

Sono i comandamenti del “desiderio”. Senza desiderio non si avrebbero mai le grandi conquiste, ma proprio per questo i desideri vanno curati, coltivati, educati.
Quante volte dici “mi piace” senza aggiungere altro che giustifichi quanto fai?

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