Il Dio vicino: storie di profeti

primo giorno:
salmo 138: i volti della fede
               Gioia e paura; Alleanza, accoglienza

2 tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, – intendi da lontano i miei pensieri,
3 osservi il mio cammino e il mio riposo, – ti sono note tutte le mie vie.
4 La mia parola non è ancora sulla lingua – ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
5 Alle spalle e di fronte mi circondi – e poni su di me la tua mano.
6 Meravigliosa per me la tua conoscenza, – troppo alta, per me inaccessibile.

7 Dove andare lontano dal tuo spirito? – Dove fuggire dalla tua presenza?
8 Se salgo in cielo, là tu sei; – se scendo negli inferi, eccoti.
9 Se prendo le ali dell’aurora – per abitare all’estremità del mare,
10 anche là mi guida la tua mano – e mi afferra la tua destra.
11 Se dico: “Almeno le tenebre mi avvolgano – e la luce intorno a me sia notte”,
12 nemmeno le tenebre per te sono tenebre – e la notte è luminosa come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
13 Sei tu che hai formato i miei reni – e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
14 Io ti rendo grazie: – hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere, – le riconosce pienamente l’anima mia.
15 Non ti erano nascoste le mie ossa – quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.
16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; – erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno.
17 Quanto profondi per me i tuoi pensieri, – quanto grande il loro numero, o Dio!
18 Se volessi contarli, sono più della sabbia. – Mi risveglio e sono ancora con te.

19 Se tu, Dio, uccidessi i malvagi! – Allontanatevi da me, uomini sanguinari!
20 Essi parlano contro di te con inganno, – contro di te si alzano invano.
21 Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano! – Quanto detesto quelli che si oppongono a te!
22 Li odio con odio implacabile, – li considero miei nemici.
23 Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, – provami e conosci i miei pensieri;
24 vedi se percorro una via di dolore – e guidami per una via di eternità.

2° giorno: Elia il profeta dello “zelo” ( = grinta ed entusiasmo)

elia3Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi. S’inoltrò nel deserto e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: “Ora basta, Signore! Prendi la mia vita.”. 5Si coricò e si addormentò sotto la ginestra. Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: “Àlzati, mangia!”. 6Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia, cotta su pietre roventi, e un orcio d’acqua.
Mangiò e bevve, quindi di nuovo si coricò. 7Tornò per la seconda volta l’angelo del Signore, lo toccò e gli disse: “Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino”. 8Si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
9Là entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: “Che cosa fai qui, Elia?”. 10Egli rispose: “Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti.
Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita”. 11Gli disse: “Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore”. Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. 12Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. 13Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: “Che cosa fai qui, Elia?”.
isaia chagall 3° giorno: Isaia, il profeta della fede (abbandono in Dio)

6: Vocazione-chiamata
io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.
2Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali.
. 3Proclamavano l’uno all’altro, dicendo:
“Santo, santo, santo il Signore degli eserciti!
Tutta la terra è piena della sua gloria”.
4Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo.
5E dissi: “Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti”.6Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente
che aveva preso con le molle dall’altare. 7Egli mi toccò la bocca e disse:
“Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua colpa
e il tuo peccato è espiato”.
8Poi io udii la voce del Signore che diceva:
“Chi manderò e chi andrà per noi?”. E io risposi: “Eccomi, manda me!”.

is 7 La storia di Acaz
9Ma se non crederete, non resterete saldi””.

geremia4° giorno: Geremia, il profeta della nuova Alleanza

Mi fu rivolta questa parola del Signore: 5″Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,  prima che tu uscis­­si alla luce, ti ho consacrato;  ti ho stabilito profeta delle nazioni”.
6Risposi: “Ahimè, Signore Dio!  Ecco, io non so parlare, perché sono giovane”.
7Ma il Signore mi disse: “Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò     e dirai tutto quello che io ti ordinerò.  8Non aver paura di fronte a loro, perché io sono con te per proteggerti”.
9Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca, e il Signore mi disse:  “Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca. 10Vedi, oggi ti do autorità  sopra le nazioni e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere, per edificare e piantare”.
ger 15 Me infelice, madre mia! Mi hai partorito uomo di litigio e di contesa per tutto il paese! Non ho ricevuto prestiti, non ne ho fatti a nessuno, eppure tutti mi maledicono.

ger 31,31
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore -, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova. 32Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore. 33Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore -: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 34Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore -, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato”.
ezechiele

5° giorno: Ezechiele,il profeta dell’eternaAlleanza

Nell’anno trentesimo, nel quarto mese, il cinque del mese, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del fiume Chebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine.
4Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di metallo incandescente.
5Al centro, una figura composta di quattro esseri animati, di sembianza umana 6con quattro volti e quattro ali ciascuno.
13Tra quegli esseri si vedevano come dei carboni ardenti simili a torce, che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori.
25Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. 26Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve, una figura dalle sembianze umane. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.
Mi disse: “Figlio dell’uomo, àlzati, ti voglio parlare”. 2A queste parole, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava.
3Mi disse: “Figlio dell’uomo, io ti mando ai figli d’Israele, a una razza di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e i loro padri si sono sollevati contro di me fino ad oggi. 4Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: “Dice il Signore Dio”. 5Ascoltino o non ascoltino – dal momento che sono una genìa di ribelli -, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro.
6Ma tu, figlio dell’uomo, non li temere, non avere paura delle loro parole. Essi saranno per te come cardi e spine e tra loro ti troverai in mezzo a scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non t’impressionino le loro facce: sono una genìa di ribelli. 7Ascoltino o no – dal momento che sono una genìa di ribelli -, tu riferirai loro le mie parole.
8Figlio dell’uomo, ascolta ciò che ti dico e non essere ribelle come questa genìa di ribelli: apri la bocca e mangia ciò che io ti do”. 9Io guardai, ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. 10Lo spiegò davanti a me; era scritto da una parte e dall’altra e conteneva lamenti, pianti e guai.

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