Con Rut e Noemi

Una storia antica
Veglia di Natale

piccolo sottofondo musicale, come introduzione

15VEGLIA RUT (2) NOEMI : “Sono proprio stanca, mi sento sfinita; la vita è stata proprio avara con me:
Mi sono rimaste soltanto Orpa, e Rut,

lettore: Orpa significa “colei che volge il dorso”, Rut si traduce “amica”.

15VEGLIA RUT (3)

NOEMI : due care ragazze, le mie nuore… Ma è ormai tempo che compia anche questo distacco… lo sto per rientrare nel mio paese, dove mi dicono che sia giunta un po’ di prosperità e loro non possono venire con me; lì sarebbero straniere e non riuscirebbero certo a rifarsi una vita.

NARRATORE: L’esistenza di Noemi

lettore: Noemi significa “grazia e pienezza”

NARRATORE:  Non era stata facile: suo padre aveva voluto per lei questo bellissimo nome: pienezza, saziata, grazia; lei, aveva incontrato nella sua giovinezza Elimelech

lettore: Elimelech significa “Dio è il mio re”.

NARRATORE con lui avrebbe voluto vivere un’esistenza felice nella fede sincera in Dio.
Non fu facile; quasi subito una grave carestia li costrinse all’esilio nella terra di Moab. Ai figli che il Signore concesse loro, vollero dare nomi che ricordassero il dramma del popolo lontano: Kilion (fragilità), Maclon (malattia),

lettore: che significano fragilità, malattia

NARRATORE e il destino volle che ancor giovani fossero loro strappati. Anche Elimelech se ne andò presto, lasciandola sola.
Le nuore, due donne di quel paese, per lei straniero, erano così rimaste vedove giovanissime e vivevano, con lei, in gran povertà.

NOEMI: Carissima Orpa, carissima Ruth, è tempo che ci lasciamo; me ne torno nel mio paese, a Betlemme

lettore: Betlemme significa “casa del pane”;

NOEMI: là mi è rimasta qualche amica, forse anche qualche parente; un po’ d’affetto e qualche elemosina mi basteranno per gli ultimi anni di questa vita amara.
Ma voi, non potete venire con me; là sareste straniere e non sarebbe facile trovare marito; rimanete qui, sarà più facile rifarvi una vita… Certo mi mancherete… ma è giusto così!

RUTH : No, noi verremo con te al tuo popolo.

NOEMI: Tornate indietro, figlie mie! Perché verreste con me? Ho io ancora figli in seno, che possano diventare vostri mariti? Tornate indietro, figlie mie, andate! No, figlie mie; io sono tro15VEGLIA RUT (4)ppo infelice per potervi giovare, perché la mano del Signore è stesa contro di me.

NARR. Scoppiarono a piangere; Orpa, a quel punto, baciò la suocera e partì. Rut invece non volle staccarsi da lei.

RUTH : Non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te ; perché dove andrai tu andrò anch’io ; dove ti fermerai mi fermerò ; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio ; dove morirai tu morirò anch’io e vi sarò sepolta. Il Signore mi punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi separerà da te.

 

NARR. : Così fecero il viaggio insieme fino a Betlemme.

NARR. :Giungendo a Betlemme le vecchie amiche la riconobbero: “E’ tornata Noemi!”

NOEMI :Non chiamatemi Noemi, chiamatemi piuttosto Mara, Amarezza : io ero partita piena e il Signore mi fa tornare vuota ; questa è ormai la mia vita. –

15VEGLIA RUT (5)

prima sosta

Un lettore introduce leggendo:

Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?
Il Signore è mia forza e mia vita: di chi avrò paura?
Non lasciarmi, non m’abbandonare, tu mio Dio, mia salvezza.
Se mi lasciano padre e madre mi accogli tu, Signore

sol.:(in canto) Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido. Di te dice il mio cuore:
“Cercate il suo volto, cercate, cercate il suo volto!”.. Rit.

Tutti: Il tuo volto io cerco, Signore, il tuo volto io cerco,
non nascondere il tuo volto da me, non nasconderti, Signore.

(riprende il racconto)

15VEGLIA RUT (6)NARR. :Cominciava la mietitura dell’orzo e Ruth andò a spigolare dietro i mietitori. Era questo il modo, per i poveri, di procurarsi un po’ di cibo. Per caso si trovò nella parte della campagna appartenente a Booz

lettore: Booz significa “forza in lui”),

NARR. lontano parente di Elimelech, il marito di Noemi.
Booz arrivò in campagna; vide Rut e ne rimase colpito. Chiese al servo che sorvegliava i mietitori :

BOOZ : Chi è questa ragazza? Da dove arriva?

SERVO : E’ una giovane maobita, quella che è tornata con Noemi. Ha detto: “Vorrei spigolare e raccogliere dietro ai mietitori”. E’ venuta ed è rimasta in piedi da stamattina fino ad ora.

 

 

BOOZ : Ascolta, figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo; non allontanarti da qui, ma rimani con le mie giovani, tieni d’occhio il campo dove si miete e cammina dietro a loro. Ho ordinato ai miei giovani di non molestarti. Quando avrai sete, va a bere dagli orci ciò che i ragazzi avranno attinto.

NARR. : Allora Rut si prostrò con la faccia a terra.

RUT : Per quale motivo ho trovato grazia ai tuoi occhi, così che tu ti interessi di me che sono una straniera ?

BOOZ : Mi è stato riferito quanto hai fatto per tua suocera, dopo la morte di tuo marito, e come

 

hai abbandonato tuo padre, tua madre e la tua patria per venire presso un popolo che prima non conoscevi. Il Signore ti ripaghi per quanto hai fatto e il tuo salario sia pieno da parte del Signore, Dio d’Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti.

RUT : “Possa rimanere nelle tue grazie, mio signore! Poiché tu mi hai consolato e hai parlato al cuore della tua serva, benché io non sia neppure come una delle tue schiave”.

NARR. : Booz diede ai suoi mietitori questo ordine:

BOOZ : Lasciate cadere di proposito un po’ d’orzo… è tutto il giorno che questa donna s’affatica.

15VEGLIA RUT (7)

NARR.: Così giunti a sera, Rut consegnò a Noemi, sua suocera, un bel mucchio d’orzo.

NOEMI: Chi ti ha aiutato a racimolare con tanta abbondanza?

NARR. :Ascoltando la storia, a Noemi tornò in mente che Booz, era un loro lontano parente, un

 

 

 

o dei pochi rimasti al quale spettava il diritto (che spesso diventava pesante dovere) di sposare la vedova Rut. Le disse :

NOEMI : Figlia mia, sia benedetto il Signore, che non ha rinunciato alla sua bontà, verso i vivi e versoi morti!
In questo tempo si tribolazione non ho mai smesso di pensare ad un futuro felice per te!
Ora Booz, con le cui giovani tu sei stata a spigolare, è un nostro parente alla lontana, e a lui spetta il diritto-dovere di prenderti in moglie.
Vedi, questa sera deve ventilare l’orzo sull’aia. Su’ dunque, profumati, avvolgiti nel tuo manto e scendi all’aia!

NARR. :“Ventilare l’orzo” è l’ultima operazione del raccolto e si trasforma sempre in una festa.
Quella sera Booz mangiò, bevve e aprì il cuore alla gioia, poi andò a dormire accanto al mucchio d’orzo. Lì, nella penombra scorse Rut.

BOOZ : Chi sei ?

RUT : Sono Rut, tua serva ; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto.

BOOZ : Sii benedetta dal Signore, figlia mia! Questo tuo secondo incontro è migliore anche del primo; non sei andata in cerca di uomini giovani, poveri o ricchi, ma hai scelto me. Ora non temere, figlia mia : io farò per te quanto dici, perché tutti i miei concittadini sanno che sei una donna virtuosa.

2 sosta

15VEGLIA RUT (8)Tutti: Al Signore canterò, loderò il suo nome
sempre lo ringrazierò finché avrò vita!

  1. Darà fiducia a chi è stato offeso speranza a chi non l’ha
    Giustizia per il povero cibo a chi ha fame libertà a tutti. rit.
  2. Darà la luce a chi non vede la forza a chi si sente solo
    Dio amore e sicurezza con gioia aprirà a tutti la sua casa. rit.
  3. Darà respiro di vita a chi ha il cuore spezzato dall’angoscia
    Dio regnerà per sempre e noi canteremo il suo amore. rit.

 

(Conclusione del racconto)

NARR. : Booz e Rut di lì a pochi giorni si sposarono.
Quale non fu la gioia di Noemi il giorno delle loro nozze e ancor più il giorno in cui Rut partorì Obed,

lettore: Obed significa: servo di Dio

15VEGLIA RUT (9)

NARR. : Dopo quei giorni, la videro spesso tenere quel bimbo tra le sue braccia e narrare a lui le tante storie del suo popolo.
Le concludeva tutte con un suo ritornello:

NOEMI: Il Signore sia sempre il tuo re; come era scritto nel nome del mio sposo: Elimelech.

 

lettore:
Non voltare mai le spalle a Dio; come suggeriva il nome Orpa, moglie del mio primo figlio.

NOEMI: Sii sempre amico suo e di tutti come come Ruth, tua madre.

lettore: Malattia e fragilità non mancheranno nella vita; il ricordo di Chilion e Maclon,
suoi figli mi è sempre presente.

NOEMI: ma tu, sii forte, come Booz, tuo padre.

lettore:
sii sempre servitore di Javhè , come sta impresso nel nome che ti hanno dato: Obed.)

NOEMI:  Quanto a me, sono stata davvero riempita di grazia ; il mio nome è di nuovo Noemi!

 

15VEGLIA RUT (10)TUTTI: Magnificat, Magnificat. anima mea Dominum.

Con qualche strofa  cantata

Qualche istante di silenzio poi un lettore introduce il canto d’inizio con queste parole:
Sta bene anche un sottofondo mentre legge

Lettore:

Benedetto il Signore, Dio di Israele:
ha fatto visita al suo popolo

Ha mostrato la sua forza
nella fedeltà e con la misericordia

Benedetto il Signore, Dio di Israele..
Viene a visitarci un sole che sorge dall’alto;
rischiara quanti stanno nelle tenebre;
dirige i nostri passi sulla via della pace.

Benedetto il Signore, Dio di Israele:
ci ha perdonato i peccati,
con una dolcezza, piena di misericordia.

15VEGLIA RUT (12)Venite o fedeli…

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