Legge o amore, cosa serve per educare i nostri ragazzi?

Incontro genitori di quarta elementare 

2 marzo 2004

Introduzione estemporanea

21In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.

E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. 24Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono”. (Mt 11)

Preghiamo con le parole dei nostri ragazzi

preghiere dei cresimandi nel ritiro del 24 febb. 2018

Io prego perché mi rende felice, e anche se vado poco in chiesa penso che mi perdonerà.

Oh Signore, quando sento il tuo nome sono sempre pieno di gioia.
Anche se non sono sempre brava, cercherò di esserlo di più.

Gesù, quando riceverò lo Spirito Santo aiutami a guardare il mondo, le tue creature con occhi diversi. Aiutami ad apprezzare tutto è a capire che l’hai creato tu. Aiutami a capire che mi proteggi tu. Grazie.

Padre sei prezioso per i miei occhi. Mi metti tanta gioia e amore nel mio corpo; donami la tua forza.

Signore, donami il dono del consiglio, perché io possa orientare le mie scelte.

Dio abbi pietà di noi e riempimi di Gloria.

Signore, illuminami con tua luce Santa; vorrei il consiglio per pregare con saggezza e la sapienza per comprendere la tua grandezza; la fortezza per pregare anche nei momenti più difficili duri. Aiutami.

Lo Spirito Santo orienta il mio cuore verso Dio con sentimenti, affetti, pensieri e preghiere. So che sono prezioso ai tuoi occhi perché ti sono figlio; un figlio voluto con amore, teneramente concepito e pensato da un tempo immemorabile. Spero di esserti sempre vicino.

Fa’ che nei nostri cuori non ci sia solo rabbia e felicità ma anche pietà, gioia…

La parabola del buon samaritano (lc 10,25-35)

Il contesto

Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese:
“Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”.
26Gesù gli disse: “Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?”.
27Costui rispose: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso“.
28Gli disse: “Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai”.
29Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è mio prossimo?”.

L’incontro

30Gesù riprese: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti,
che gli portarono via tutto,
lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre.
32Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre.
33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto,
vide e ne ebbe compassione.
34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino;
poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui.
35Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo:
“Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”.

Il dialogo conclusivo

36Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?”.
37Quello rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ così”.

Riflessioni

Proposta di una “mini Lectio” su questo testo

cerchiamo nel brano appena letto la parola o la frase che più ci ha colpito.

Cerchiamo nel brano la parola o la frase più importante.

(Se non vi basta questo) provate a sottolineare tutti i verbi che descrivono le reazioni del sacerdote delle vita e del samaritano di fronte a questo poveraccio.

Prima di concederci ai lavori di gruppo, alcune annotazioni che ci fanno bene:

non dimentichiamo che la famiglia è vangelo

teniamo conto che tutto il nostro “darci da fare” per i nostri piccoli è cosa grande davanti agli occhi di Dio (vedi introduzione estemporanea)

e tuttavia, pure noi abbiamo bisogno di qualche “aiutino”.

Primo passo del nostro lavoro a gruppi:
         è possibile ritradurre questa parabola in un “percorso educativo”?

Tra i verbi sottolineati raccogliamo quelli che si incontrano in un cammino educativo.

Possiamo anche provare a metterli in un qualche ordine e a farne qualche sottolineatura.

Proviamo ad utilizzare questo brano per descrivere il percorso educativo dei nostri figli:

C’è qualcosa che può riguardare i nostri obiettivi educativi?
C’è qualche contenuto essenziale da inserire nel nostro cammino?
C’è qualche linea di metodo?
C’è qualche strumento concreto che ci possa aiutare?

Cosa manca?

Secondo passo:
        Che ruolo può avere nel cammino dei nostri ragazzi, la celebrazione dei sacramenti?
In particolare ovviamente la comunione?

Partiamo dall’incontro con i discepoli diEmmaus:
“nello spezzare il pane” si recupera il nostro parlare e la nostra fede

28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, Gesù fece come se dovesse andare più lontano.
29Ma essi insistettero:
“Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto”.
Egli entrò per rimanere con loro.
30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.
Ma egli sparì dalla loro vista.
32Ed essi dissero l’un l’altro:
“Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?”.

Raccogliamo qualche indizio
L’eucaristia di Gesù è “ermeneutica” (ci fa cogliere il centro) della Parola e della vita

forzarono Gesù (voglia di incontrarlo e blocchi)
godono la sua presenza
Si ripetono i gesti dell’ultima Cena (anche l’eucaristia ha una storia…)
Si schiudono gli occhi (dalla paura all’incontro)
Si scopre che il nostro cuore si era già scaldato…
“Risorti”… Verso l’annuncio

Qualche domanda

Cos’è per me l’eucaristia?
Davvero è così inutile nella vita?

Educare i nostri figli all’Eucarestia

Com’è la domenica dei nostri ragazzi?
Davvero eucarestia e sport rimangono inconciliabili?

La “gente” ha perso l’abitudine dell’eucarestia domenicale o ha perso la domenica in cui inserirla?

– Qual è il mio rapporto con l’eucarestia
Che posto ha l’eucarestia celebrata (=messa) e vissuta (= carità) nella mia famiglia, luogo privilegiato del Vangelo?
– Come educare i figli all’eucarestia celebrata (=messa) e vissuta (= carità)

Conclusione insieme

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