E’ Dio che ha creato il cielo e la terra!

Ripensando al racconto dell’or. festivo

Celebrazione penitenziale

Per entrare in preghiera

Red.: Anche questa sera, tutto porta alla tristezza.
Da molti anni la nostra comunità si trova qui in esilio.

Coro: Ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori: “Cantateci canti di Sion!”.
Come cantare i canti del Signore
in terra straniera? (sal 137)

Red.: Ci ritroviamo qui, ogni sabato, all’inizio di ogni sabato, per pregare…
Ma non è facile!

Coro: Come cantare i canti del Signore
in terra straniera? (nota 1)

Red.: Stanno arrivando alla spicciolata.
Si ode una voce desolata: Tohu, wa Bohu! (Caos e desolazione);
E’ Giacobbe, un vecchio a cui i molti anni di esilio hanno tolto il senno.
Parecchi gli fanno eco: Tohu, wa Bohu! Tohu, wa Bohu! Tohu, wa Bohu!

Coro: “Perché il Signore Dio ci fa tutto questo?”
“Avete abbandonato il Signore
per servire nella vostra terra divinità straniere…
sarete servi di stranieri in una terra non vostra”.

Red.:Il sacerdote interviene, con voce forte, perentoria:

Sac.: ” Dio creò, in principio, il cielo e la terra”

Red.: e indica ai suoi piedi, un piccolo fiore
che aveva sfidato la calura di quella giornata assolata;
poi accennando all’orizzonte infuocato del tramonto:

Sac.: “Sì – continuò –
la terra era informe e deserta; le tenebre ricoprivano l’abisso,
ma lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque!”. (nota 2)

Red.:E ci invitò a pregare con lui…

 

Ascolto della Parola

Sac.: In principio Dio creò il cielo e la terra.

Silenzio

Sac.: Dio disse: “Sia la luce!”.
Ass.: E la luce fu.
Sac.: Dio vide che la luce era cosa buona e bella.
Ass.: La luce è cosa buona; la luce è cosa bella.
Sac.: Chiamò la luce giorno, le tenebre notte. (nota 3)
Red.: E fu sera e fu mattina: giorno primo.

Coro: il Signore è la luce che vince la notte. Alleluia

Sac.: Dio disse: “Sia un firmamento in mezzo alle acque
per separare le acque dalle acque”.
Dio fece il firmamento ; separò le acque che sono sotto il firmamento
dalle acque che sono sopra il firmamento

Ass.: E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. (nota 4)

Red.: E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

Sac.: Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo
si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto”.

Ass.: E così avvenne.

Sac.: Chiamò l’asciutto terra, chiamò la massa delle acque mare.

Ass.: La terra era cosa buona la terra era cosa bella.

breve introduzione all’esame di coscienza

 

Esame di coscienza

Pensando alle vacanze

due possibili sentimenti potrebbero affacciarsi nel tuo cuore

  • Un senso di pienezza-bellezza per le molte esperienze, gioie provate;
  • un senso di “vuoto” per le occasioni sprecate.

In che stato d’animo mi sento?

Ho trovato tempo per pregare e ringraziare il Signore?

Ho gustato i suoi doni? Ho sprecato le occasioni di bene?

Mi sono accorto di qualcuno che aveva bisogno di me?

L’ho ascoltato, consolato, aiutato?

Che cosa mi pesa di più nel cuore pensando a questo periodo?

Pensando alle gioie sperimentate: le ho raccolte come dono?

Le ho trasformate in preghiera?

Le ho restituite ai fratelli come gesti di attenzione e di aiuto?

Lo Spirito: anche oggi “aleggia” su di te con la forza dei suoi doni.

Sapienza: ho gustato e custodito il suo creato? (rispetto delle cose ecc.)

Intelletto: ho cercato profondità nei miei gesti? Ho vinto il rischio di essere superficiale, di vivere senza pensare?

Scienza: ho studiato? Ho letto qualche libro? Ni nutro con un po’ di vangelo , ogni giorno?

Fortezza: comincio a risolvere qualche problema senza buttarlo su spalle altrui? Curo la fermezza d’animo con quale rinuncia e sacrificio?

Consiglio: ho indicato con il mio esempio (e con qualche parola) la strada giusta ai miei amici? Li ho sostenuti nelle seclte buone o mi sono lasciato trascinare in scelte dubbie?

Timor di Dio e Pietà: Ho guardato oltre il mio naso? Ho gustato le meraviglie della natura, dell’amicizia, della”cura” ricevuta in casa e a scuola? Come ho risposto? Con rispetto, preghiera, …

 

 

 

Per il tempo di preghiera:

serviti del nostro racconto e scegli la stanza che più ti aiuta

Il rischio della desolazione

 

 

Ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato:

“Cantateci canti di Sion!”.

 

Come cantare
i canti del Signore
in terra straniera? (sal 137)

 

 

La forza dello Spirito

 

Lo Spirito di Dio
aleggiava sulle acque:

Come un’aquila vibra
e trema
sospesa nel cielo
sopra il nido dei suoi piccoli,
così è sospeso
lo Spirito di Dio
sopra i flutti primordiali.

 

 

La “cura“ di Dio

Dio creò, in principio, il cielo e la terra

Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu.
Dio vide che la luce era cosa buona e bella.

Chiamò la luce giorno, le tenebre notte.

 

Dio fa separazione fra luce e tenebre,
e così si forma un tempo da lui protetto.

 

 

Dio disse: “Le acque si raccolgano
e appaia l’asciutto”.

Chiamò l’asciutto terra,
chiamò la massa delle acque mare.

Dio fa separazione fra acque e acque
e così si forma uno spazio da lui protetto.

 

L’uomo al centro del creato

 

 

Dio creò l’uomo
a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò:

maschio e femmina li creò.

 

Si alzò dal fiume,
una brezza leggera ,

“un filo di silenzio sonoro”
invase tutta l’assemblea.

E lì, era il Signore».

 

Come all’inizio della serata,
si udì nell’assemblea una voce
non più desolata,
ma piena di nuovo vigore;
intonava uno dei nostri salmi più belli:

Lodate il Signore, genti tutte, popoli tutti, cantate la sua lode,
Forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. Alleluia.

 

 

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