Giubileo, anno di grazia

Catechesi in famiglia: dicembe 2015

…dopo aver contato 7 volte 7 anni , riecheggia il suono di un corno:IL JOBEL

Ascoltalo qualche istante

Sta per iniziare l’anno “giubilare,. Cerchiamo di saperne di più

L’Antico giubileo

Già l’antico popolo di Dio sentiva l’urgenza di un anno santo, per non dimenticare che Dio “è buono e misericordioso”. Ogni cinquant’anni proponeva il Giubileo

“8Conterai sette settimane di anni, un periodo di quarantanove anni. 9Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno.
10Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo.”
(Levitico 25)

 

Rifletti con la tua famiglia e rispondi:

  A cosa serve il Giubileo?

 Perché si chiama “Giubileo”?

 Quando è stato proposto l’ultima volta?

Fatti raccontare qualche episodio dai genitori o dai nonni.

Fatti dare (o fotografa) qualche “testimonianza”

 

Il Giubileo di Gesù

Leggiamo il vangelo di Luca (lc 4)

Leggiamo il vangelo di Luca
Gesù entrò nella sinagoga e si alzò per fare la lettura della Bibbia.
17Gli diedero il libro del profeta Isaia ed egli, aprendolo, trovò questa profezia:
18Il Signore ha mandato
il suo Spirito su di me.
Egli mi ha scelto
per portare il lieto messaggio ai poveri.
Mi ha mandato per proclamare
la liberazione ai prigionieri
e il dono della vista ai ciechi,
per liberare gli oppressi,
19per annunziare il tempo
nel quale il Signore sarà favorevole.
20Quando ebbe finito di leggere, Gesù chiuse il libro, lo restituì all’inserviente e si sedette. La gente che era nella sinagoga teneva gli occhi fissi su Gesù. 21Allora egli cominciò a dire: “Oggi per voi che mi ascoltate si realizza questa profezia”.

SOTTOLINEA E MEDITA:
Gesù ha certamente presente il Giubileo del suo popolo quando legge questo brano,
Sottolinea i gesti che il profeta propone e che Gesù fa suoi
  Che novità aggiunge Gesù all’antica festa?

 

I gesti del Giubileo

La Chiesa ha pensato di “riprendere” questo “anno di Grazia” e ce lo fa vivere attraverso alcuni gesti. Cominciamo a conoscerne alcuni

L’apertura della porta santa:

Cosa significa secondo te?

Il pellegrinaggio

(verso le basiliche di Roma, verso altre chiese importanti come il Duomo o significative come quelle di un ospedale)
E’ il segno evidente del cammino verso lo “stile di Gesù” che “andava per la Galilea annunciando il Vangelo e guarendo i malati “

 

Riscoperta delle “opere di misericodia

Opere di misericordia corporali

  1. Dar da mangiare agli affamati.
  2. Dar da bere agli assetati.
  3. Vestire gli ignudi.
  4. Alloggiare i pellegrini.
  5. Visitare gli infermi.
  6. Visitare i carcerati.
  7. Seppellire i morti.

Rispondi:

Questo elenco si trova in una pagina di Vangelo che abbiamo appena trovato a catechismo. Ti ricordi quale?
Con la tua famiglia pensa a quale puoi vivere durante queste feste di Natale.

Preghiamo:

Ci sono altre opere di misericordia chiamate spirituali, le mediteremo un’altra volta. Oggi ci accontentiamo di pregarle con le parole di S. Francesco:

O Signore, fa’ di me uno strumento della tua Pace:
Dove è odio, fa’ ch’io porti l’Amore.
Dove è offesa, ch’io porti il Perdono.
Dove è discordia, ch’io porti l’Unione.
Dove è dubbio, ch’io porti la Fede.
Dove è errore, ch’io porti la Verità.
Dove è disperazione, ch’io porti la Speranza.
Dove è tristezza, ch’io porti la Gioia.
Dove sono le tenebre, ch’io porti la Luce.
O Maestro, fa’ ch’io non cerchi tanto:
Essere consolato, quanto consolare.
Essere compreso, quanto comprendere.
Essere amato, quanto amare.
Poiché è
Donando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si resuscita a Vita Eterna.

Opere di misericordia spirituali:
Consigliare i dubbiosi. Insegnare agli ignoranti. Ammonire i peccatori. Consolare gli afflitti. Perdonare le offese. Sopportare pazientemente le persone moleste. Pregare Dio per i vivi e per i morti)

 

Per concludere:

 Nel nostro presepe ci saranno tanti “portali”. Li vogliamo abbellire, come le porte del Duomo. Prendete tra le mani il cartoncino ricevuto durante il catechismo e trasformatelo in una formella meravigliose con cui ornare i nostri “portali”.

 Per i più intraprendenti:

E se costruissimo il “Jobel”? Istruzioni

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