Dalla Parola-scelta ai sensi rinnovati dallo Spirito

Cammino catecumenale (2a celebrazione)

Catechismo 5 el – 7 marzo 2018

1. Partendo dalla scelta:

Abbiamo issato una piccola “stele”;
abbiamo sentito parole rimbombanti:
(temere il Signore, servirlo, eliminare gli dei, scegliere, non abbandonare, essere testimoni);
abbiamo detto con solennità:
Noi serviremo il Signore e ascolteremo la sua voce!

Saremo capaci?

Cominciamo con una preghiera:

Spirito Santo, apri i miei occhi
perché possa vedere l’amore del Signore

Spirito Santo, apri le mie orecchie
perché sappia ascoltare la parola di Gesù.

Spirito Santo, riempimi del profumo incontrato nei tuoi giardini
per portare grazia e incanto ai miei fratelli.

Spirito Santo, la tua sapienza
riempia di gusto la mia vita e quella degli amici.

Spirito Santo, donami fame e sete di te, perché
ogni mia azione sia trasformata e diventi buona.

Spirito Santo, insegnami a toccare le membra di
Gesù quando aiuto un compagno in difficoltà.

2. Ascoltiamo la Parola

Lett. 1: Il Signore chiamò Mosè dal monte, dicendo: “Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me. Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! 6Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa”.(es. 19)

Lett. 2: Sembra che il Signore non voglia mai smettere di farci doni; eppure i nostri sensi sono fragili:
– il gusto di una cosa bella diventa pretesa di possederla
– tra tante cose buone, preferiamo ascoltare sciocchezze;
– la nostra forza fisica la usiamo per inorgoglirci e offendere i più deboli;
– e i nostri occhi sono davvero ciechi di fronte ai bisogni dei fratelli.

Un ragazzo:

Dove troveremo tanta forza e tanto coraggio,  per venire con te?

Dal vangelo di Marco
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: “Effatà”, cioè: “Apriti!”. 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.

Ci prepariamo la confessione: oltre alle consuete domande che troviamo qui sotto possiamo anche domandarmi come usiamo i nostri sensi: l’udito, la vista, l’odorato, il tatto, il gusto.

 

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