Conosciamo lo Spirito

leggiamo la Parola

1. Lo Spirito e la creazione
Gen 1:1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

Gen 2.Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, 5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata – perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo 6 e faceva salire dalla terra l’acqua dei canali per irrigare tutto il suolo -; 7 allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.

2. Lo Spirito dono di Gesù
Gv 19,28 Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». 29 Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. 30 E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo Spirito.

3. Lo Spirito “ci insegna” (fa conoscere) Gesù
gv 15,26 Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
Giov 16:13 Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 14 Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. 15 Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà.

4. Vita secondo lo Spirito
Ga 5,16 Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; 18 Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23 contro queste cose non c’è legge.
Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

5.  Lo Spirito e la Chiesa
Dagli atti degli apostoli (atti 2)

l’occasione

11.    E nel riempirsi il giorno
quello di Pentecoste erano tutti ugualmente nello stesso luogo..

Il fatto

2 , E avvenne immediatamente dal cielo un suono come portante vento forte  e riempì tutta la casa dove erano seduti
3 E furono visti da loro lingue distribuite come di fuoco
e ciascuna sedette su ciascuno di loro.
4    E furono pieni tutti di Spirito Santo e cominciarono a parlare altre lingue come lo Spirito dava loro di esprimersi.

Le reazioni

5. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo.
6. Avvenuto dunque quel fragore la folla si radunò e rimase sbigottita perché ascoltava nella propria lingua loro che parlavano.
7. Erano fuori di sé e si meravigliarono dicendo: «Ecco tutti questi non sono Galilei che parlano?
8. E come mai li udiamo parlare nella nostra lingua nella quale siamo cresciuti
9. Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, 11 Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio»
12. Erano tutti fuori di sé e pensierosi dicevano l’un l’altro: “che cos’è questo? “
Altri però deridendoli che dicevano e sono pieni di vino dolce. Pietro alzandosi disse…

per continuare…

– Sottolinea
– – Indicazioni di tempo
– – Parole che indicano pienezza, compiersi
– – I segni dello Spirito
– – I gesti e le sensazioni della folla
– – gesti e le sensazioni dei discepoli
– – Contorna la frase che ti ha colpito di più
– – Segna a fianco la frase più importante

6. Spirito:
PAROLA, ACQUA, LUCE, VITA

 Una storia antica

Narr.: L’autunno, è in Oriente stagione forse anche più affascinante della primavera

In questa stagione si celebrava in Israele (e si celebra tutt’oggi) la Festa delle Capanne

Gli ebrei, ancor oggi mettono capanne e tende davanti alle loro case per sette giorni;

le intrecciano con canne e giunchi,

le ornano con una lampada, un tavolo, delle sedie;

vi passano intere giornate a leggere; pranzare;

in queste capanne, a volte vi dormono, addirittura.

Il tutto a ricordare che la casa in muratura (che sta dietro, fissa) non è la casa definitiva;

siamo sempre nomadi e pellegrini.

Il piccolo David, è ormai in grado di aiutare il nonno in questa operazione.

 

Il piccolo David: “Nonno Dan, perché in questa grande festa costruiamo le capanne, quando già possediamo una casa?

Nonno: caro Davide, questa è tra le feste più grandi che ci ha donato il Signore;
la sua storia si perde nel tempo.
Vedi caro, sin dall’antichità facevamo questa processione:
il sacerdote con tutta l’assemblea scendeva alla piscina di Siloè (il suo nome significa Inviato);
portava una bottiglia d’oro nella quale raccoglieva l’acqua Siloè,
segno dell’acqua di Gerusalemme,
quell’acqua che scorrerà abbondante nell’ultimo giorno;
come sta scritto nel profeta Zaccaria.*
Si tornava poi al Tempio passando per la “porta delle acque”
e dopo avere suonato le trombe per convocare l’assemblea alla preghiera,
quest’acqua veniva versata sull’altare perché cadendo a terra,
la potesse fecondare;
una parte di quest’acqua, si pensava raggiungesse il Mediterraneo
una parte di essa poi, si pensava che potesse corresse fino al Mar Morto,
perché alla fine dei tempi, anche questo mare avrebbe ripreso vita.
Poi la sera, come ancor oggi facciamo, si accendevano le torce;
la città si infuocava di luce; la notte diventava giorno;
seguiva la grande danza della luce col suono del flauto
a richiamare la dolcezza e la tristezza della nostra storia.
Si proclamavano i salmi: “osanna! Quando Israele uscì dall’Egitto fu come un sogno!”.

Interviene Giovanni l’Evangelista:
“Caro Dan, caro David, consentite anche a me
di ricordare come lo stesso Gesù, mio Signore, partecipò un giorno a questo rito,
Qualche mese prima della sua fine, lo vidi cantare con il suo popolo:

“Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino”

e proprio mentre gustava il rito dell’acqua appena celebrato, urlò a gran voce:

“Fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal mio seno”
e aggiunse “chi ha sete venga a me, e beva chi crede in me!”.

Continuò poco dopo:

“Io sono, la luce del mondo!”.

E incontrando al cieco nato, gli spalmò del fango sugli occhi,
lo inviò a lavarsi alla piscina di Siloè e diede luce della vista.
Di lì a poco, lo vedemmo donare la sua vita per noi, sulla Croce.

 

Come il cervo va allacqua viva,
io cerco te ardentemente: io cerco te, mio Dio!

Di te, mio Dio, ha sete l’anima mia! Il tuo volto, il tuo volto, Signore, quando vedrò? Rit.

Mi chiedono e mi tormentano: dov’è, dov’è il tuo Dio?
Ma io spero in te: sei tu la mia salvezza! Rit.

Il cuore mio si strugge quando si ricorda della tua casa.
Io cantavo con gioia le tue lodi. Rit.

A te penso e rivedo quello che hai fatto per me:
grandi cose, Signore, mio Dio. Rit.

Ti loderò, Signore e ti canterò il mio grazie.
Tu sei fresca fonte, l’acqua della mia vita.

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