Il più bello dei giorni infine arrivò…

UN RACCONTO TENERISSIMO…

di Santa Teresa di Lisieux

per capire:
Teresa è orfana; ha già una sorella suora.
Il giorno prima della comunione c’era un “ritiro” di preghiera in un monastero;
e lì partiva  la celebrazione.

Il più bello dei giorni infine arrivò, quali ineffabili ricordi hanno lasciato nella mia anima anche i minimi dettagli di questa giornata di Cielo!… Il gioioso risveglio dell’aurora, i baci rispettosi e teneri delle maestre e delle compagne più grandi… La grande stanza colma di fiocchi di neve di cui ogni bambina si vedeva a sua volta rivestita… Soprattutto, l’ingresso in cappella e il canto…

Fu un bacio d’amore, mi sentivo amata, e dicevo a mia volta «Io ti amo, mi dono a te per sempre».

Gesù e la povera piccola Teresa si erano guardati e si erano compresi… In quel giorno non era più uno sguardo, ma una fusione, non erano più due; Teresa era scomparsa, come la goccia d’acqua che si perde nell’oceano. Gesù restava solo, Egli era il maestro, il Re. Teresa gli aveva chiesto di toglierle la sua libertà, perché la sua libertà le faceva paura, si sentiva così debole, così fragile che voleva per sempre unirsi alla Forza Divina!

La sua gioia era troppo grande, troppo profonda, perché la potesse contenere, lacrime deliziose l’inondarono presto con gran stupore delle sue compagne che, più tardi, si dicevano l’un l’altra: «Perché dunque ha pianto? Aveva forse qualche cosa che la turbava?… No, non vedeva sua Madre vicino a lei oppure sua Sorella che ama tanto ed è carmelitana».

Non comprendevano che quando tutta la gioia del Cielo viene in un cuore, questo cuore esiliato non può sopportarla senza versare lacrime… Oh! No, l’assenza di Mamma non mi suscitava dolore nel giorno della prima Comunione, il Cielo forse non era nella mia anima, e Mamma non vi era entrata da lungo tempo? Così, ricevendo la visita di Gesù, ricevevo pure quella della mia cara Madre che mi benediceva e gioiva della mia felicità…

Non piangevo per l’assenza di Paolina, senza dubbio sarei stata felice di vederla al mio fianco, ma da molto tempo il mio sacrificio era stato accettato. In quel giorno, solo la gioia riempiva il mio cuore, mi univo a lei che si donava irrevocabilmente a Colui che si donava così amorosamente a me…

Alla sera di quel bel giorno, ritrovai la mia famiglia della terra. Già fin dal mattino avevo abbracciato Papà e tutti i miei cari parenti, ma allora ci fu la vera riunione, Papà prendendo per mano la sua reginetta si diresse verso il Carmelo… Allora vidi la mia Paolina divenuta la sposa di Gesù, la vidi con il suo velo bianco come il mio e la corona di rose… Ah! La mia gioia fu senza amarezze, speravo di raggiungerla ben presto e attendere con lei il Cielo!

Non fui insensibile alla festa di famiglia alla sera della prima Comunione, il bell’orologio che mi donò il mio Re mi fece grande piacere, ma la gioia era tranquilla e nulla venne a turbare la mia intima pace.

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