Sottosopra

 

Racconto – filo conduttore per l’oratorio estivo del 2009

Vi ricordate la cupola celeste e la tribù dei “nasi in su”?

Pare che alcuni ragazzi a forza di guardare quello splendore siano rimasti rapiti; praticamente attaccati al cielo e quindi “costretti” a guardare le cose bellissime che stanno intorno, da un punto di vista che mette tutto “sottosopra”.

La cupola è diventata una città “celeste” dove tutto è splendore e bellezza.

Là vivono felici, ma non hanno perso la curiosità di vedere, di capire e è venuta loro voglia di vedere com’è fatta la terra a guardarla da così in alto.

Ormai abili nel costruire ogni cosa, hanno provato a costruire un cannocchiale per scrutare da quelle altezze, la nostra terra.

Hanno raccolto tutte le loro scoperte in un diario, che presto potremo vedere su Internet;

non l’hanno ancora terminato, ma noi ne abbiamo sbirciato qualche pagina in anteprima.

 

14 giugno 2010:

Abbiamo finalmente terminato di costruire il cannocchiale; Ruggiero è il primo a provare questo nuovo strumento:giusto il tempo di regolare le lenti e scoppia in un “oh” di meraviglia: “Vedo un gruppo di ragazzi in tutto simile a noi che stanno percorrendo un sentiero-“

“Ma dove si trova questo posto?” – gli chiediamo

“È vicino a Milano, mi sembra di scorgere un fiume lì vicino”.

Sposta l’angolatura e un altro “oh!!!”

Ruggiero“ il  sentiero sale e la salita è ripida!”.”

Prova a cercare altre immagini, ma poi ritorna a centrare quel gruppo di ragazzi; sono ormai molto più in alto; non c’è più vegetazione, ma si vede una montagna bianchissima, così bianca che si possono apprezzare tutte le sfumature di questo colore. Il bianco è una miriadi di colori che solo ragazzi attenti sanno apprezzare. ; (non vi ho ancora detto che il nostro è un cannocchiale speciale, sa distinguere non solo 16 milioni di colori, ma 16 milioni di bianco!) 

15 giugno 2010:

Oggi il cannocchiale è toccato a Giulietta (ma verrà pure il mio turno!): “Guardate, guardate. Ho scoperto un posto meraviglioso!”, grida quasi ancora prima di guardarci dentro, – “sembra un boschetto, ci sono sentieri pieni di fiori profumatissimi (dimenticavo di dirvi che il nostro cannocchiale è capace di ingrandire anche profumi?)

28 giugno:

“il faro, il faro… “ grida Vanessa; oggi ha avuto lei la fortuna di impadronirsi del cannocchiale!

Accorriamo tutti insieme e ci appare un’immagine incredibile: nel buio totale della notte, un fascio di luce scruta continuamente la smisurata distesa d’acqua, il mare.

Siamo ancora a bocca aperta quando arriva la luce e ci ritroviamo su una spiaggia bianchissima, pulita come mai ne avevamo vista una.

Ci sembra quasi di vedere quanto fatto da Gesù ai suoi discepoli, quando, risorto, si fece vedere di mattina presto sul lago di Tiberiade.

Ci viene voglia di sedersi in cerchio, di cantare, di giocare insieme, di mangiare insieme!

 3 luglio 2010:

Giorgio ci ha chiamato, interrompendo i nostri giochi, perché dice di aver visto al cannocchiale un posto meraviglioso, dove domina il silenzio (non vi ho ancora detto che il nostro cannocchiale sa amplificare anche i rumori, e il silenzio poi! )

Appare ai nostri occhi la luna, bianchissima; illumina un deserto sterminato; ora, ecco spunta il sole, arriva l’alba che dà alle distese di sabbia e alle dune colori meravigliosi; e tutto intorno un silenzio che si sente!

Sullo sfondo tre costruzioni geometriche, bellissime, sì, sembrano proprio le piramidi!.

Uno stuolo di ragazzi da lontano si va avvicinando, camminando sulla sabbia; si sente solo il leggero fruscio dei piedi nudi che camminano nella sabbia.

A un certo punto, ci arrivano suoni, musica di festa; affrettiamo il passo; incontriamo una città:

Ordinata, pulita; nessun scarabocchio di contestazione sui suoi muri, ma solo disegni bellissimi voluti e costruiti insieme con gli abitanti delle case;
la cosa che colpisce di più Irene, sono delle scatole di forme diverse, tutte di colori sgargianti che ornano tutta la città; delle vere opere d’arte!

S’avvicina, e scopre non senza meraviglia che sono i recipienti della spazzatura.

Guardando le cose dal cielo tutto si fa bello!
Che bello, che bello,che bello!

I rumori si fanno più intensi…

All’improvviso sbuchiamo in una piazza. È qui la festa!

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