La chiamata di Matteo

Cristo, Luce e Parola

Celebrazione penitanziale – 5 ottobre 2012

Ci aiutiamo con il racconto dell’Oratorio feriale

Qui lo trovi completo

121005celpenPRELUDIO

vedi diap.

In principio era il Verbo…
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre

La luce non viene dalla finestra, viene dall’Alto;
La finestra mostra una croce;
il gesto di Gesù richiama il gesto del Padre Creatore
da pochi anni dipinto nella Cappella Sistina:
“in principio era il verbo!”
il verbo, la parola è luce!
Una luce che crea una luce che giudica, che rischiara, che chiama.
Rischiara e giudica luoghi tenebrosi dove la ricerca ha della ricchezza può rendere ciechi, insensibili anche alla luce semplicemente presi dal contare e dall’arraffare.

chiama e crea sconvolgimento; :sembra dire Matteo:
” chi stai chiamando? Io? Proprio io!
Che c’entro con la luce, io che ho scelto l’altro mondo?…

anche due giovani sembrano attratti dalla luce
o forse dall’altro indice, quello di Pietro
«vieni e seguimi!»

Ma questo indice è del tutto simile all’indice del verbo e del creatore!
E’ Pietro a continuare questo invito di luce.

L’invito a seguire Cristo passa per una Chiesa che unisce grandezze e miserie, slanci di fede e rinnegamenti.
È passando e soffrendo per le molte contraddizioni avvertite
che spesso alla gente di fede è chiesto di cercare l’incontro con Cristo, fino a ritrovare la nobiltà del volto di Lui e l’autorevolezza del gesto con cui ci chiama a seguirlo.

E gli abiti…
Laceri e antichi quelli di Pietro e di Cristo;
splendidi e moderni quelli dei chiamati.
Ogni chiamata è l’inizio di conversione, richiede un cammino

…e forse quella croce nella finestra già lo indica
.

INTRODUZIONE

Nel nome…
Sac.La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre
e di Gesù Cristo nostro Salvatore sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.

Breve introduzione del celebrante

Veni Sancte Spiritus
Veni Sancte Spiritus, Tui amoris ignem accende.
Veni Sancte Spiritus, veni Sancte Spiritus.
(Vieni Santo Spirito accendi il fuoco del tuo Amore.)
1. Discendi, Santo Spirito – le nostre menti illumina;
del ciel la grazia accordaci – tu, creator degli uomini.
2. Chiamato sei Paraclito – e dono dell’Altissimo,
sorgente limpidissima – d’amore fiamma vivida.
3. I sette doni mandaci, onnipotente Spirito;
le nostre labbra trepide – in te sapienza attingano.
4. I nostri sensi illumina, fervor nei cuori infondici;
rinvigorisci l’anima – nei nostri corpi deboli.
5. Dal male tu ci libera – serena pace affrettaci,
con te vogliamo vincere – ogni mortal pericolo.
6. Il padre tu rivelaci – e il Figlio unigenito;
per sempre tutti credano – in te, divino Spirito.
7. Al Padre gloria, al Figlio – morto e risorto splendido,
insieme con lo Spirito – per infiniti secoli. Amen.

Preghiamo:
O Dio nostro Padre, che non ti lasci vincere dalle nostre colpe,
ma accogli con amore chi ritorna a te,
guarda i tuoi figli che si riconoscono peccatori
e fa’ che riconciliati nella celebrazione di questo sacramento
sperimentino la gioia della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

Ascolto della Parola

Dal libro del profeta Geremia
4Mi fu rivolta questa parola del Signore:
5″Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni”.
6Risposi: “Ahimè, Signore Dio!
Ecco, io non so parlare, perché sono giovane”.
7Ma il Signore mi disse: “Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
8Non aver paura di fronte a loro,
perché io sono con te per proteggerti”. Oracolo del Signore.
9Il Signore stese la mano e mi toccò la bocca, e il Signore mi disse:
“Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
10Vedi, oggi ti do autorità sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare”. Parola di Dio

Salmo responsoriale:
Sal 139 (138)
Signore, tu mi scruti e mi conosci; mi siedo o mi alzo e tu lo sai.
Da lontano conosci i miei progetti: ti accorgi se cammino o se mi fermo,
ti è noto ogni mio passo.
Non ho ancora aperto bocca e già sai quel che voglio dire.
Mi sei alle spalle, mi stai di fronte; metti la mano su di me!
È stupenda per me la tua conoscenza;
è al di là di ogni mia comprensione.

Come andare lontano da te, come sfuggire al tuo sguardo?
Salgo in cielo, e tu sei là; scendo nel mondo dei morti, e là ti trovo.
Prendo il volo verso l’aurora o mi poso all’altro estremo del mare:
anche là mi guida la tua mano, là mi afferra la tua destra.
Dico alle tenebre: “Fatemi sparire”,
e alla luce intorno a me: “Diventa notte!”;
ma nemmeno le tenebre per te sono oscure
e la notte è chiara come il giorno:
tenebre e luce per te sono uguali.

Tu mi hai plasmato il cuore, mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, Signore: mi hai fatto come un prodigio.
Lo riconosco: prodigiose sono le tue opere.
Il mio corpo per te non aveva segreti
quando tu mi formavi di nascosto e mi ricamavi nel seno della terra.
Non ero ancora nato e già mi vedevi.
Nel tuo libro erano scritti i miei giorni, fissati ancor prima di esistere.
Come sono profondi per me i tuoi pensieri!
Quanto è grande il loro numero, o Dio!
Li conto: sono più della sabbia!
Al mio risveglio mi trovo ancora con te.

O Dio, sopprimi i malvagi! Allontana da me i violenti!
Parlano di te per ingannare: abusano del tuo nome: sono tuoi nemici.
Signore, odio quelli che ti odiano, disprezzo chi si ribella a te.
Li odio di un odio implacabile: anche per me sono nemici.
Scrutami e conosci il mio cuore, o Dio.
Mettimi alla prova e scopri i miei pensieri.
Vedi se seguo la via del male e guidami sulla tua via per sempre.

Alleluia
Fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’Agnello di Dio!”.  Alleluia

Dal vangelo secondo Giovanni (gv 1)
Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, (Giovanni) disse: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”.
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”.
E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbì – che, tradotto, significa Maestro -, dove dimori?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia” – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa” – che significa Pietro.
Il giorno dopo Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: “Seguimi!”. Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret”. Parola del Signore

OMELIA – ESAME DI COSCIENZA

CONFESSIO LAUDIS 

Parole potenti che danno vita
“Dio disse sia la luce”
Nel primo capitolo della Bibbia si racconta: “Dio disse sia la luce, si è il firmamento, siano le acque sia la terra…” E ogni volta quanto Dio dice, si realizza. Sono parole grandi quelle di Dio, parole capaci di realizzare la vita e di benedirla.

Preghiamo:
lett.: Dio disse: «Sia la luce!».
Ass.: E la luce fu. Dio vide che era cosa buona
lett.: Dio disse: «Sia il firmamento
Ass.: Dio fece il firmamento…;  e vide che era cosa buona.
lett.: Dio disse: « appaia l’asciutto».
Ass.: E così avvenne e vide che era cosa buona
lett.: Dio disse: «La terra produca germogli,
Ass.: E così avvenne e vide che era cosa buona
lett.: Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento
Ass.: E così avvenne e vide che era cosa buona
lett.: Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi
Ass.: E così avvenne e vide che era cosa buona
lett.: Dio disse: «La terra produca esseri viventi
Ass.: E così avvenne e vide che era cosa buona
lett.: Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine
Ass.: Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
e vide che era cosa molto buona.

Canto: Salmo 8
Se guardo il cielo, la luna e le stelle,
opere che Tu con le dita hai modellato
che cosa è perchè te ne curi
che cosa è perchè te ne ricordi
l’uomo, l’uomo, l’uomo…
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
su tutte le cose che tu avevi creato:
gli uccelli del cielo, i pesci del mare,
le greggi e gli armenti, gli animali della campagna.

Dice il proverbio: “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”;
ma se a parlare è Dio, trovi subito la terraferma!

esdicoscesame di coscienza:

Davvero rispetto la grandezza di Dio e della sua Parola; oppure mi ritengo un padre eterno; mi permetto di non pregare mai (o quasi mai); raccolgo le indicazioni del vangelo e della Chiesa con sufficienza, trascuratezza? Come “celebro” la grandezza di Dio? Come uso delle cose che lui mi ha dato e in particolare delle persone che mi ha messo accanto?

Parole semplici che creano un cammino
«Corro per la via della tua parola, *. e tu, Signore, mi allarghi il cuore!”. (salmo 118)

C’è un salmo nella Bibbia, lunghissimo. E’ un inno alla Parola di Dio che si fa per noi luce, vita, gioia, cammino. Raccolgo una frase che mi piace tanto “Corro per la via della tua parola, *. e tu, Signore, mi allarghi il cuore!”.

esdicoscEsame di coscienza: Leggo spesso la parola di Dio? Davvero è la gioia che mi allarga il cuore? È normale prima delle grandi scelte confrontarmi con quanto il signore mi dice attraverso la coscienza, attraverso i fratelli, attraverso la Bibbia, attraverso la Chiesa?
Ho il gusto di un parlare semplice, gioviale, non aggressivo?
Credo davvero la potenza della parola che guarisce il cuore?
Coltivo il gusto di una parola «bella»che non ferisce, un linguaggio che non cede alla violenza?

Ci sono momenti dove le parole hanno davvero questo potere: allargare il cuore alla speranza anche in momenti di totale desolazione!
Ma sono parole che si intrecciano sempre con lunghi silenzi.

Parole «belle»; Parole  di Davide
Si narra che il re Davide, a cui si deve la composizione di tanti salmi, fosse un grande chitarrista (beh! Il suo strumento lo chiamavano cetra, “cithara” in latino, insomma alla fine chitarra!).
Ancor giovinetto fu chiamato dal re Saul che soffriva di depressione. “Quando la depressione  investiva Saul, Davide prendeva in mano la cetra e suonava: Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui”. (1sam. 16, 23)

Lodate il Signore, popoli tutti,
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura in eterno.

E’ importante parlare “bene”, aiutandosi con la bellezza dell’arte e della musica. In italiano abbiamo un’espressione bellissima:
“dire bene” è uguale a bene-dire!
Parole in cerca di eternità
Il saggio Qohelet aveva cercato per tutta la vita il senso di ogni cosa; ma ad un tratto esclama: “Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell’eternità nel loro cuore”. (Qo 3, 11)

esdicoscEsame di coscienza: confrontati con rom. 12,1-21
1 Vi esorto dunque, fratelli,
per la misericordia di Dio,
a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente,
santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Non conformatevi a questo mondo,
ma lasciatevi trasformare
rinnovando il vostro modo di pensare,
io dico a ciascuno di voi:non valutatevi più di quanto conviene,
ma valutatevi in modo saggio e giusto, …
Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi:
chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la fede;
7chi ha un ministero attenda al ministero;
chi insegna si dedichi all’insegnamento; chi esorta si dedichi all’esortazione.
Chi dona, lo faccia con semplicità;
chi presiede, presieda con diligenza;
chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.
La carità non sia ipocrita:
detestate il male, attaccatevi al bene;
amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno,
gareggiate nello stimarvi a vicenda. 11
Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito;
servite il Signore.
Siate lieti nella speranza,
costanti nella tribolazione,  perseveranti nella preghiera.
Condividete le necessità dei santi;
siate premurosi nell’ospitalità.
Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite.
Rallegratevi con quelli che sono nella gioia;
piangete con quelli che sono nel pianto.

16Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri;
non nutrite desideri di grandezza;
volgetevi piuttosto a ciò che è umile.
Non stimatevi sapienti da voi stessi.

17Non rendete a nessuno male per male.
Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini.
18Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti.
Non fatevi giustizia da voi stessi,
Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, accumulerai carboni ardenti sopra il suo capo.
Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.

Salmo 84-83 (Nostalgia di Dio)
Misericordias Domini, in aeternum cantabo
(Canterò per sempre la misericordia del Signore.)
2Quanto mi è cara la tua casa, Dio dell’universo!
3Mi consumano nostalgia e desiderio del tempio del Signore.
Mi avvicino al Dio vivente, cuore e sensi gridano di gioia.

4- 5All’ombra dei tuoi altari, Signore onnipotente,
anche il passero trova un rifugio e la rondine un nido
dove porre i suoi piccoli.
Mio re, mio Dio, felice chi sta nella tua casa:
potrà lodarti senza fine.

6Felici quelli che hanno in te la loro forza:
camminano decisi verso Sion.
7Quando passano per la valle deserta la rendono
un giardino benedetto dalle prime piogge.
8Camminano, e cresce il loro vigore finché giungono a Dio, in Sion.
9Signore, Dio dell’universo, accogli la mia preghiera,
ascolta, Dio di Giacobbe.
10Tu sei il nostro difensore proteggi il re che hai consacrato.
11Meglio per me un giorno nella tua casa che mille altrove;
meglio restare sulla soglia del tuo tempio
che abitare con chi ti odia.

12Un sole e uno scudo tu sei,  Signore, mio Dio.
Tu concedi misericordia, onore e gioia a chi cammina nella tua volontà.
13Beato l’uomo che ha fiducia in te, Signore, Dio dell’universo!

Le parole più belle che un uomo deve pronunciare hanno bisogno di questo “sapore di eternità”. Per questo vanno dette con “arte” e con “amore”.

CONFESSIO VITAE, CONFESSIO PECCATI

Parole potenti che creano divisione
C’è una storia nella Bibbia che ci parla dei grandi presenti da sempre nell’uomo: costruire unità; raggiungere il cielo; diventare come Dio!
Un giorno per realizzare questi desideri alcuni uomini costruirono una grande torre dalla cui sommità c’era la “porta del cielo”; pensavano di avere realizzato i loro sogni; ma l’orgoglio con cui avevano operato fu l’inizio della divisione delle lingue; le parole persero la capacità di avvicinare gli uomini fra loro.

Sal 50:1
Bonum est confiderein Domino,
bonum sperare in Domino.

Pietà , o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
4 Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato.

5 Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
6 Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, retto nel tuo giudizio.

7 Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre.
8 Ma tu vuoi la sincerità del cuore e nell’intimo m’insegni la sapienza.

9 Purificami con issopo e sarò mondo; lavami e sarò più bianco della neve.
10 Fammi sentire gioia e letizia, esulteranno le ossa che hai spezzato.

11 Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe.
12 Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.

13 Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.
14 Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo generoso.
15 Insegnerò agli erranti le tue vie e i peccatori a te ritorneranno.

16 Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, la mia lingua esalterà la tua giustizia.

17 Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode;
18 poiché non gradisci il sacrificio e, se offro olocausti, non li accetti.
19 Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.

Lo strano nome di quella città, Babele, mi ricorda tanto quanto anche oggi succede: un continuo “bla-bla-bla” (sarà un caso che le due parole si assomiglino?) trasforma ogni parola in divisione e sofferenza e l’epoca della “comunicazione” diventa l’epoca della divisione e del sospetto.

CONFESSIO FIDEI

LA PAROLA
“La Parola (Gesù!) si è fatta carne.
Venne un tempo in cui Dio decise di dare agli uomini la parola “giusta”:
la parola che dà vita,
che toglie divisioni,
che si fa cammino,
che dà consolazione,
che parla di eternità e di amore.

Scrive la lettera agli Ebrei: ” Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio”. (Ebrei 1,1)

Scrive l’evangelista Giovanni: “La Parola (Gesù!) si è fatta carne ed è venuta ad abitare in mezzo a noi! (Gv 1,14).

Eppure durante il processo che lo condannerà a morte,
Gesù rimane in silenzio di fronte a Pilato e ad Erode.

L’ultima parola di Gesù è un sospiro, un soffio,
o meglio un dono di vita: lo Spirito Santo.

Esprimiamo la nostra fede in Cristo, Parola del Dio vivente
Cristo Gesù, Parola del Padre, Kyrie eleison
Cristo Gesù, figlio del Dio vivente, Kyrie eleison
Cristo Gesù, che ti è fatto carne Kyrie eleison
Cristo Gesù che doni la vita per noi, Kyrie eleison
Cristo Gesù sulla croce di manifesti re dell’universo, Kyrie eleison
Cristo Gesù che con la tua morte, ci doni lo spirito Santo, Kyrie eleison
Cristo Gesù speranza di vita per ogni uomo, Kyrie eleison

Le parole, sono fatte per unire; sono sempre sciupate non lo servono per ferire.
La parola “bella” nasce dal silenzio, si nutre di silenzio, è musica: un suono tra due silenzi.

Padre nostro

 Conclusione

Parole nuove? Pentecoste o l’anti-Babele
ciascuno li sentiva parlare la propria lingua.

Dopo Gesù, la tua Parola del Padre, possono esistere ” nuove parole”?
Sì, con il dono dello Spirito Santo Gesù ci dà la forza di remi balbettare il suo amore, la sua bellezza, la sua bontà in mille modi nuovi.
“Mentre il giorno di Pentecoste stava per compiersi, Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano i discepoli.
Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua.
E dicevano: “sono pieni di vino dolce”.

I “santi” hanno accolto la Parola,
hanno risposto alla chiamata,
hanno saputo aggiungere queste “nuove parole” ,
parole di Pentecoste e non di Babele.

Canto finale

Permalink link a questo articolo: https://www.quintoevalle.it/catechesi-ragazzi/celebrazioni-penitenziali-ragazzi/la-chiamata-di-matteo/