Non bastano chewing gum e cerottini di ultima versione

Impariamo la  festa!

 

Rileggendo il Vangelo dell’istituzione dell’eucarestia,

Rileggendo in questo periodo il Vangelo dell’istituzione dell’eucarestia,
– me ne ha dato l’occasione la celebrazione solenne delle prime comunioni –
ho scoperto un passaggio, forse secondario, ma interessante.

Gesù e i discepoli hanno una “gran voglia” di fare festa,
chiedo scusa di “celebrare la Festa”,
che, per dei buoni israeliti, era evidentemente la solennità della Pasqua.

Si apprende da quel brano (Marco 14,12ss.) che ci vuole una preparazione;
un motivo forte, “un evento-memoriale”;
cioè un fatto che ci parli di un dono ricevuto;
la Pasqua degli Ebrei che stanno preparando,
è appunto il ricordo della liberazione dalla schiavitù d’Egitto.

Occorre anche la preparazione di un luogo “sacro”;
il Vangelo parla della “stanza superiore già preparata e adorna”.

Quando si pongono a tavola, a “celebrare la festa”, la festa si rinnova:
c’è un nuovo dono, incommensurabilmente più grande del precedente:
Gesù che dà la vita per noi .
Così ci si ritrova con una “Festa nuova”.

* * *

Oggi le feste si moltiplicano
ma l’aria di festa è quasi del tutto scomparsa.

Molte feste, riprese da tradizioni passate ,
mi appaiono logore, tenute insieme a forza e malamente,
con un po’ di chewing gum e qualche “cerottino” colorato di ultima moda.

* * *

Quanto alle nostre feste,
possiamo imparare da Gesù a reinventarle.

Riscopriamo i doni ricevuti come persone e come comunità.
Va da sè: una persona o una comunità richiuse in se stesse
non sapranno mai far festa!.

Riconosciamo l’origine di tali doni:
la famiglia e in essa la fede in Dio dei nostri padri.

Non accontentiamoci di “tirar fuori” questa storia, come da un museo,
ma, come ci insegna Gesù, rinnoviamola con il dono del nostro impegno,
e di una attenzione ai “piccoli” che rinnova la comunità.

* * *

Le nostre feste saranno un “crescendo” della Festa di Gesù:
gioia della nostra storia: festa di Quinto;
gioia di una storia che continua: festa dell’oratorio, festa di Valle;
gioia di una storia “che è di Dio”. il 50º anniversario della parrocchia di Ognissanti.

 Buona festa, Don Andrea

 

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