Ritornando dal viaggio a Gerusalemme (Lc 2,42-51)

Clamoroso: Papa Francesco preparando il viaggio che lo porterà tra noi il 25 marzo
ha voluto scrivere alle nostre famiglie, commentando questo Vangelo.
Ci piace immaginare a spiegarci questa pagina sia proprio Lui

I «salti di qualità» richiesti alla Sacra Famiglia
“Inedito” di Papa Francesco”

Catechesi in famiglia 2-5 febb. 2017

1° passo: leggiamo
Dal vangelo di Luca
41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. 49Ed egli rispose loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.   51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.  (Lc 2,41-51)

2° passo: .la lettera di Francesco

Carissimi,
il viaggio a Gerusalemme di Maria, Giuseppe e Gesù, è stato particolarmente impegnativo;
alla fatica del viaggio si è aggiunta la decisione di Gesù di staccarsi per tre giorni dai suoi genitori.
Sappiamo come questo, per Gesù, è stato un altro passo per entrare “nelle cose del Padre suo”,  per pensare alla sua vita, tutta da donare per i fratelli.

Questa scelta di Gesù è stata impegnativa anche per Giuseppe e Maria che ancora non se l’aspettavano; che, come ogni nostro genitore, hanno bisogno di tempo e di fatica per capire le nostre scelte, anche quando sono buone.
Per loro e per Gesù si è trattato di fare un “salto di qualità” nella loro fede.

Oggi festa della famiglia immaginiamo di entrare nella casa di Nazaret per incontrarli, appena tornati da questo viaggio.

Cosa avranno fatto,  dopo aver riposato un po’?
Sono certo che avranno pregato insieme, anzi sono quasi certo che avranno preso tra le mani questo salmo bellissimo.

3. passo: Provate anche voi a fare lo stesso.

Per prima cosa leggetelo lentamente

«Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.

 Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore.

Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli! Pace su Israele!»  (Sal 128,1-6).

4. passo: Riprendiamo il salmo e facciamolo commentare ai vari componenti della famiglia

«Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.

1. Per un minuto guardatevi a vicenda negli occhi
e provate a vedere se c’è solo gioia
o anche qualche preoccupazione.

Della fatica delle tue mani  ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

2. Chiedete ai vostri genitori
di raccontarvi qualcosa di bello che vivono al lavoro
e qualche difficoltà o ansia che provano per sé o per i propri compagni.

Della fatica delle tue man
ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa
come vite feconda
nell’intimità della tua casa;

3. Voi genitori, narrate ai vostri figli quanta pace e serenità
vi dà amarvi tra voi .

I tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

4. Genitori: narrate ai vostri figli
quanta gioia e forza vi dà il pensare a loro.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.

5. Voi ragazzi cercate una parola o una frase nel salmo
per dire il vostro grazie ai genitori.

6. Ed ora genitori e figli cercate nel Vangelo o nel salmo
una frase o meglio una parola che dica come la famiglia è il luogo del Vangelo,
cioè il luogo della bellezza, dell’amore, della gioia che Dio ha per noi.

5. passo: Concludiamo con la preghiera del

  Padre nostro…

Buona sera. E… pregate per me.    Papa Francesco

Per i più generosi

Provate a raccontare questa vostra meravigliosa preghiera ai vostri preti,
alle vostre suore, alle vostre catechiste, con una piccola lettera.
Li aiuterete ad annunciare il Vangelo con più gioia!

per sciverci:

don Andrea

Mariangela

Nuccia

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