Una festa rinnovata

La festa delle Capanne, è rinnovata
dall’acqua, dalla Parola, dalla Luce, dalla Vita che è Gesù.

Incontro catechismo – 222 febb. 2017

 

Introduzione: la festa delle capanne

Seduti in fondo alla chiesa

Lettore: Mosè disse al popolo:” Quando raccoglierai il prodotto della tua aia celebrerai la festa delle capanne per sette giorni; gioirai in questa tua festa, tu. tuo figlio e tua figlia, il tuo schiavo e la tua schiava e il levita, il forestiero, l’orfano e la vedova che saranno entro le tue città. Celebrerai la festa per sette giorni perché il Signore tuo Dio ti benedirà in tutto il tuo raccolto e in tutto il lavoro delle tue mani e tu sarai contento. Nessuno si presenterà davanti al Signore a mani vuote’

 

 

Tutti: Solo Tu sei il mio pastore, niente mai mi mancherà,
solo Tu sei il mio pastore, o Signore.
Mi conduci dietro Te sulle verdi alture, ai ruscelli tranquilli lassù, dov’è più limpida l’acqua per me, dove mi fai riposare.

Commento di Gesù: Andare o non andare a questa festa? Alcuni mi aspettano con cuore sincero; altri vogliono mettermi alla prova pronti anche ad uccidermi in nome de Dio!

Prima scena

Narratore: L’autunno in oriente, è una stagione bellissima, forse la più bella dell’anno. All’inizio di questa stagione cade la festa delle Capanne.

Piccolo Davide: Nonno Dan, perché costruisci una capanna? Abbiamo già una casa e anche più bella di questa capanna!”

Nonno Dan: Caro Davide, domani inizia una delle Feste più antiche del nostro popolo. E dobbiamo costruire una capanna; la lasceremo per sette giorni davanti alla nostra casa, faremo il tetto con canne e giunchi simili a quelli trovati sulla riva del mar Rosso; la orneremo con lampade e luci
Dobbiamo ricordare, infatti, quel grande e difficile momento del passaggio nel deserto, alla ricerca della terra promessa sorretti dalla Parola del Signore e dalla sua luce.
Questa capanna ci ricorda anche che la casa che sta dietro, fissa, stabile, in muratura. che sembra indistruttibile, non è la nostra casa definitiva: ci aspetta un’altra dimora, lassù nel cielo, molto più bella di questa.
Dobbiamo ricordare che siamo sempre nomadi e pellegrini, come i nostri Padri nel deserto, e che la nostra vera Patria è un’altra.

Piccolo Davide: E cosa faremo durante questa festa ?»

Nonno Dan:Ricorderemo i fatti più importanti della storia del nostro popolo.

Lettore: Dal libro del Deuteronomio: Nel deserto il popolo mormorò contro Mosè e disse:

Popolo (ragazzi)” Perché ci hai fatti uscire dall’Egitto?»
“Per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?”

Lettore: Allora Mose invocò l’aiuto del Signore e il Signore disse a Mosè: ” Passa davanti al popolo e prendi il tuo bastone … e va’! Ecco io starò davanti a te sulla roccia, sull’Oreb, tu batterai la roccia , ne uscirà acqua e il popolo berrà”,(Es: 17. 3.7)

Sol.: Il Signore ci ha salvato dai nemici
nel passaggio del Mar Rosso:
l’acqua che ha travolto gli egiziani
fu per noi la salvezza.
(in canto) Se conoscessi il dono di Dio. e chi è colui che ti chiede da bere,. lo pregheresti tu stesso di darti. quell’acqua viva che ti salverà. Eravamo prostrati nel deserto.

a gruppi ci si porta al Battistero

2 scena: l’acqua e la parola

1 ragazzo: Eravamo prostrati nel deserto, consumati dalla sete; quando fu percossa la roccia, zampillò una sorgente
2 ragazzo: “Il mio popolo è come povera gente assetata, cerca acqua ma non la trova.
3 ragazzo: Io, il Signore, esaudirò la loro preghiera.
Io , Dio di Israele, non li abbandonerò mai.
4 ragazzo: Farò scorrere fiumi su brulle colline
e nelle valli sgorgheranno fontane.
5 ragazzo: Trasformerò il deserto in un lago e la terra arida in sorgenti di acqua.”(Isaia 41. 17-18)
“Se conoscessi il dono di Dio – e chi è colui che ti chiede da bere, – lo pregheresti tu stesso di darti – quell’acqua viva che ti salverà

Commento di Gesù: «Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno».

Narr.: Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.

1 ragazzo: Ma questo è il dono promesso alla Samaritana! Gesù aveva detto: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna»
2 ragazzo: E lei aveva risposto: Signore, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua».

tutti: Signore, dammi di quest’acqua,
perché non abbia più sete
e non continui a venire qui ad attingere acqua».

Tutti: Come la pioggia e la neve –
scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare –
e far germogliare la terra.
Così ogni mia parola – non ritornerà a me
senza operare quanto desidero, –
senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, –
ogni mia parola, ogni mia parola.
Il solista riprende in canto

3 scena: acqua e luce

Nonno Dan: Questa festa è punteggiata da molti riti, dal significato ricchissimo, per esempio: il primo giorno il sommo sacerdote e tutto il popolo vanno alla piscina di Siloe (cioè dell’inviato): raccolgono l’acqua in una boccetta dorata e passando dalla “porta delle acque” vanno al Tempio

(si fa il gesto e ci si avvia all’altare, fermandosi subito fuori dal Battistero)

Lettore:Purtroppo, presi dall’entusiasmo della festa, quella volta che era presente Gesù, hanno dimenticato presso la piscina di Siloe, un uomo cieco dalla nascita. Gesù lo vide, fece del fango con la saliva, (com’era successo alla creazione!) spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli dice:

Gesù: «Lavati nella piscina di Sìloe. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva;

1 ragazzo: i suoi occhi ricevono la luce!

commento di Gesù: «Io sono la luce del mondo;
chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

preghiera
ragazzo: Signore, da’ luce ai miei occhi
tutti: perché veda il bene e non viva nella stupidità.
ragazzo: Tu che hai aperto gli occhi al cieco nato,
con la tua luce illumina il mio cuore
tutti: perché io sappia vedere le tue opere
e custodisca tutti i tuoi precetti.
2 ragazzo È veramente giusto e fonte di salvezza
ringraziarti, o Padre,
e con tutti i nostri sensi renderti gloria
Tutti: Con la tua acqua
ci hai fatto rinascere nel Battesimo;
come al cieco nato
fa’ splendere in noi la luce vera.

(si va all’altare)

4 scena: dalla luce alla vita

Nonno Dan: Riprendo il mio racconto: arrivati al tempio, dopo aver suonato le trombe, si versa l’acqua sull’altare perché possa fecondare la terra e garantire abbondanti raccolti. I nostri antenati pensavano che una parte di quest’acqua raggiungesse il Mediterraneo ricostruendo il paradiso dell’Eden e che un’altra raggiungesse, addirittura, il Mar Morto, ridandogli vita!

commento di Gesù: Purtroppo anche la luce non serve, se si chiudono gli occhi per non vedere, come state facendo voi, farisei, di fronte ai miei segni!

Ultima scena: La Festa ritrovata

ritornando al posto

Narr.: Intanto sono scese le tenebre della sera, ma subito sono state sovrastate dalle mille luci che abbelliscono questa festa.
Lettore: Interviene l’evangelista Giovanni.
Carissimi, consentite anche a me di svelarvi qualcosa della Festa della Capanne,
di quella nuova, naturalmente
quella rinnovata da Gesù, perché avete già visto che l’altra è troppo invecchiata.
Quelle grida, quelle suppliche che proprio in questa festa Gesù ci ha proposto.

Tutti:
“Fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal mio seno”
“chi ha sete venga a me, e beva chi crede in me!”.:

“Io sono, la luce del mondo!”
Io sono la risurrezione e la vita.

Li ha resi vivi al momento della sua morte, quando di nuovo urlò:
“Ho sete” e “dal suo seno squarciato dalla lancia, uscì sangue ed acqua”.
Quell’acqua è davvero capace di rinnovare il mondo;
quel sangue è la sua vita donata a noi:

Lui che aveva ridato la vita all’amico Lazzaro, perde la sua per donare ad ogni uomo la vita nuova!
E non a caso nell’Apocalisse, leggiamo:

“L’angelo del Signore mi mostrò un fiume d’acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. (la croce!)
In mezzo alla piazza della città nuova si trova un albero di vita che dà dodici raccolti e produce frutti ogni mese in ogni luogo della terra.

Nella nuova città (la santa Chiesa!) non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.”!

Lavoro personale:

per prima cosa
fermati a pregare, sottolineando, riprendendo ritrascrivendo qualche frase che ti aiuta ad esprimere quanto di bello hai nel cuore

Seconda cosa
Trova a quali di questi momenti si accenna nel nostro racconto.
– 2 dom di quaresima (samaritana)
– 3 dom di quaresima (discussione con i Giudei)
– 4 dom di quaresima (cieco nato, sordomuto)
– 5 dom di quaresima (Lazzaro)
– 6 Triduo pasquale:
– 7 Passione- morte
– 8 Risurrezione

terza cosa
Nel Battistero e nel rito del Battesimo ci sono molte oggetti, rimandi e parole a ciò di cui abbiamo parlato nel racconto. Segnale a fianco del foglietto

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