Verso la prima confessione (2)

Il padre misericordioso

Catechismo 4 el. – 10 febb. 2017

 

Si comincia con il raccontare del figlio più giovane che ne va.

I ragazzi cominciano a ricordare e con l’aiuto dell’immagine continuano il racconto con l’incontro del Padre e del figliol prodigo:

Si raccolgono gli atteggiamenti del Padre;

si osservano le mani del Figlio maggiore e del Padre

Non ne voglio sapere di questa storia”, sembrano dire quelle del figlio maggiore;
Mani che abbraxcciano, quelle del Padre
con la forza paterna (sinistra rude);
con una tenerezza materna (destra affusolata)

A gruppi si riprende il testo: i ragazzi rileggono i vv. 20-24,

 non facendosi scappare nessun “verbo” che parla della Padre

Scoprendo il ritornelli:

facciamo festa (v.22);
cominciarono a far festa. (v. 24)
bisognava far festa e rallegrarsi (v. 32)

questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”
questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato””.

Dal Vangelo di Luca (Lc 15)

11Disse ancora: “Un uomo aveva due figli. 12Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze.
13Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.
14Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. 15Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla.
17Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; 19non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”.
20Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. 21Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”.
22Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. 23Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
25Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; 26chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. 27Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. 28Egli si indignò, e non voleva entrare.
Suo padre allora uscì a supplicarlo. 29Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. 31Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; 32ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato””.

impariamo a leggere  il nostro “cuore”

Scopriamo i doni che Dio ci ha fatto e impariamo a guardare come li «usiamo».

Ogni giornorifletti qualcuna delle domande proposte

IO & DIO

Dio è colui che di noi, sempre, si prende cura!
Penso a Dio come a un Padre che mi ama e mi rivolgo a lui con fiducia nella preghiera?
Prego ogni giorno, mattina e sera, per lodare e ringraziare il Signore di tutto ciò che mi ha donato?
Rispondo all’invito del Signore che ogni domenica mi chiama a partecipare alla Messa?
Partecipo con fedeltà agli incontri di catechesi per conoscere Gesù?

IO & GLI ALTRI

Quando amo Dio vedo negli altri dei fratelli a cui volere bene!
Amo quelli che mi sono vicini?
Amo i miei genitori, li rispetto, obbedisco loro, cerco di ascoltarli e di aiutarli?
Amo i miei fratelli, sono pronto a dividere con loro quello che ho, li aiuto, so perdonarli per primo?
Offendo gli altri con parole e con gesti, oppure cerco di portare pace là dove vivo? Mi sforzo di voler bene a tutti, e non solo agli amici e a quelli che mi sono simpatici?
Sono disposto a condividere ciò che ho, a dare a chi ha bisogno, oppure sono egoista e pretendo più del necessario? Sono leale, sincero, ho il coraggio di riconoscere i miei sbagli senza mentire?

IO & ME STESSO

Il mio corpo è luogo sacro, è abitato dallo Spirito di Dio!
Rispetto il mio corpo.. lo faccio crescere come “cosa sacra”? Evito ciò che potrebbe danneggiare la mia salute?
Chi mi incontra (e mi vede come vesto, come parlo, come mi muovo,) pensa a me come ad una persona fine, gioviale, “pura” (“beati i puri di cuore!”)?
Compio il mio dovere senza evitare quello che mi costa fatica e impegno?
Come usi il tuo tempo? Ti impegni per crescere con la tua mente (nello studio e nella scuola) e con il tuo cuore (nella preghiera e nella lettura)?

IO & LE COSE

La creazione è luogo sacro, il nostro mondo, la storia è abitata da Dio!
Rispetto le cose degli altri, anche quelle della scuola e della comunità civile?
Spreco i soldi in cose inutili? Tratto bene la mia casa e gli ambienti in cui vivo

 

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