In Gesù incontriamo la “cura” di Dio per tutti gli uomini

catechismo 4-5 elementate 11 novembre 2015

Adorazione

Entriamo in preghiera

(dal fondo della chiesa, in silenzio,  ci si avvicina all’altare
con le lampade accese e turibolo che restano fermi davanti all’altare.)

Nel nome…

solista 1 Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido. Di te dice il mio cuore: “cercate il suo volto, cercate, cercate il suo volto!”

tutti:       il tuo volto io cerco, Signore, il tuo volto io cerco, non nascondere il tuo volto da me, non nasconderti, Signore.

dopo qualche istante, Il sacerdote porta l’Eucarestia all’altare

Esposizione

Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?

Il Signore è mia forza e mia vita di chi avrò paura?

Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Di te dice il mio cuore:
“Cercate il suo volto, cercate, cercate il suo volto!”.

tutti:       il tuo volto io cerco, Signore,

 (si portano le lampade a fianco di Gesù e si mette incenso e turibolo davanti all’altare)

1 momento. Contempliamo i doni del Signore

Lett.        “Sin dalla creazione, Dio ha voluto manifestare la sua cura per gli uomini pensando ad un cibo per loro;
da subito ha chiesto loro che questo cibo divenisse un “segno” di gratitudine nei suoi confronti e di attenzione al fratello.

Dal libro della Genesi

“il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. 9Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.15Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. 16Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire”.

lett.  Voglio proclamare il nome del Signore: magnificate il nostro Dio!

Tutti.      Egli è la Roccia: perfette le sue opere,
è un Dio fedele e senza malizia,
egli è giusto e retto…

lett.          Porzione del Signore è il suo popolo,
10Egli lo trovò in una terra deserta,

Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come la pupilla del suo occhio.

11Come un’aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali.
12Il Signore, lui solo lo ha guidato,

Tutti.  Egli è la Roccia: perfette le sue opere,
è un Dio fedele e senza malizia, – egli è giusto e retto…

 

Secondo momento: pentimento

Lett.: Da sempre c’è una tentazione nell’uomo; impossessarsi del cibo , dimenticare i fratelli. Sembra il modo per acquistare sapienza e forza,  per diventare come Dio, e invece costruisce morte. (dal racconto estivo)

(Da leggere nel silenzio)

“Cari ragazzi, nel cibo c’è tutta la tenerezza di Dio;. ma pur­troppo il cibo si può sciupare e non soltanto gettandolo nella spazzatura… Ricordate la storia di Caino e del fratello Abele?

Abele cura il suo gregge e si ricorda di ringraziare il Signore.Caino, grande lavoratore, si lascia invece trascinare dalla tentazione: trasformare, accumulare, pretendere riconoscimenti. Ma questa non è vita; se non godi il cibo come un dono ricevuto,  tutto si fa veleno e odio.Una storia, ohimè che continua a ripetersi!

Lett.        Il cibo usato con sobrietà, mangiato nel segno della fratellanza, dura sempre; basta per ogni uomo si fa segno di sapienza. Il cibo accumulato con avidità, consumato nell’egoismo, non basta mai, per nessuno; diventa segno di stoltezza: un miliardo e mezzo di uomini si ammala perché troppo grasso; quasi un miliardo di uomini si ammala e muore per denutrizione.
(dal racconto estivo).

(sottolinea la frase che vuoi ricordare,che vuoi trasformare in impegno per te)

 

terzo momento: Adorazione

Ne mangiarono tutti E ne avanzarono 12 ceste.

Tutti: Ecco il pane di Gesù: segno della sua cura; dato a tutti.

Lett. Gesù ci dona l’Eucarestia, quel pane benedetto, spezzato,
dato a noi e alle moltitudini era il suo amore, il suo corpo.

Tutti: Ecco il pane di Gesù: segno della sua cura; dato a tutti.

Lett. Gesù il suo amore lo regala in “sovrabbondanza” per ogni
generazione. Ci dona la bellezza gratuita della Sua presenza.

Tutti: Ecco il pane di Gesù: segno della sua cura; dato a tutti.

 

(Grande silenzio.
Lasciati aiutare dal vangelo secondo Marco che già conosci per contemplare Gesù.)

Dal vangelo secondo Marco.

Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 35Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: “Il luogo è deserto ed è ormai tardi; 36congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare”. 37Ma egli rispose loro: “Voi stessi date loro da mangiare”. Gli dissero: “Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?”. 38Ma egli disse loro: “Quanti pani avete? Andate a vedere”. Si informarono e dissero: “Cinque, e due pesci”. 39E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. 40E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta. 41Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. 42Tutti mangiarono a sazietà, 43e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene .

Quarto momento: ringraziamo Gesù:
il cibo, la casa e la festa

dal racconto estivo:

Sopraggiunsero Giacomo e Tommaso.
Giacomo si rivolse a Giovanni e Andrea: “Se continuate così si fa sera anche stavolta; basta parole! Apparecchiamo. Facciamo festa! (lc 15). “Tutti a tavola!”

                Abbiamo apprezzato la cura con cui venne preparata la tavola; abbiamo gustato le squisite porzioni offerte con misura; abbiamo goduto la smisurata gioia della grande Festa

Solo tu sei il mio pastore,
niente mai mi mancherà,
solo tu sei il mio pastore, o Signore

  1. Mi conduci dietro te, sulle verdi alture,
    ai ruscelli tranquilli, lassù dov’è più limpida l’acqua per me, dove mi fai riposare. Solo tu…

Quinto momento: Intercessione

Scriviamo la nostra preghiera

Benedizione

SPAZIO PER TE………

 Durante i lunghi silenzi, scrivi ciò che ti vuoi ricordare, qualche parola importante, qualche appunto che anche nelle prossime volte può scaldarti il cuore e aiutarti ad incontrare Gesù.

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